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Francesco Spampinato
Giunto alla sua terza personale alla Galleria Marabini, alla luce del recente periodo di formazione newyorkese, Francesco Spampinato presenta un lavoro dalla portata concettuale, articolato attraverso l’uso di media diversi e profondamente influenzato dalle teorie filosofiche di Gilles Deleuze e Paul Virilio
Comunicato stampa
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Giunto alla sua terza personale alla Galleria Marabini, alla luce del recente periodo di formazione newyorkese, Francesco Spampinato presenta un lavoro dalla portata concettuale, articolato attraverso l’uso di media diversi e profondamente influenzato dalle teorie filosofiche di Gilles Deleuze e Paul Virilio.
L’artista prosegue l’indagine sui territori in cui l’arte cede il passo alla scienza. La sua pittura astratta, infatti, non è una pittura di rappresentazione, affidata a ciò che l’occhio vede, ma a ciò che il nostro corpo avverte e che il nostro cervello filtra. La pittura di Spampinato è volta alla visualizzazione di stadi mentali come la “presa di coscienza”, la paura e il senso di smarrimento generati dal vivere in un’era di cambiamenti repentini. Immersi in una dimensione che ha perso le sue coordinate originarie, l’”esplosione” diventa un nuovo ambito di visibilità in cui lo spazio e il tempo tendono allo zero assoluto.
La ricerca di Spampinato rientra in quel nuovo ambito dell’arte contemporanea definito delle “neuroaesthetics” a cui contribuiscono artisti quali Tacita Dean e Olafur Eliasson. Da questo punto di vista, il suo lavoro si inserisce nella tradizione di una certa pittura cerebrale che va da Giacomo Balla a Jackson Pollock, da Robert Raushenberg a Terry Winters fino ai più giovani Franz Ackermann e Matthew Ritchie.
La mostra comprende una nuova serie di dipinti di grandi dimensioni in cui gli elementi raffigurati si amalgamano tra di loro come parti di organismi viventi. L’installazione ipnotica, intitolata Terminal Display (2002-2006), proietta lo spettatore in una dimensione di vertigine in cui la perdita dell’orientamento potrebbe generare la perdita dei sensi. Di fianco ai lavori di natura pittorica Spampinato presenta, inoltre, una serie di ritratti fotografici di consumatori di ecstasy, prelevati readymade da Internet e da riviste. La serie, intitolata Transients (2006), rientra nell’indagine dell’artista sulle alterazioni del cervello come quelle provocate, in questo caso, dall’assunzione di sostanze stupefacenti.
Francesco Spampinato è nato a Catania nel 1978. Vive e lavora a Bologna. Dopo la laurea in Conservazione dei Beni Culturali e in Storia dell’Arte all’Università di Bologna, dal 2004 al 2006 ha conseguito un Master in Modern Art presso la Columbia University di New York. É prevista nei prossimi mesi una mostra di Francesco Spampinato presso la Italian Academy alla Columbia University di New York all’interno del ciclo “Italian Contemporary Art in New York” a cura di Laura Barreca e Olivia D’Aponte. In contemporanea alla mostra presso la Galleria Marabini si segnala la partecipazione a “Painting Codes – I codici della pittura”, alla Galleria Civica di Monfalcone dal 7 aprile al 21 maggio 2006. Nonostante la giovane età Francesco Spampinato è già presente in prestigiose collezioni tre cui si ricorda la Fondazione Carisbo di Bologna. Nel 2004 ha vinto il “Premio Dams” e il “Premio Pagine Bianche d’Autore” edizione Emilia Romagna.
È in programma per settembre 2006 un catalogo monografico di Francesco Spampinato con testi di Luca Beatrice.
L’artista prosegue l’indagine sui territori in cui l’arte cede il passo alla scienza. La sua pittura astratta, infatti, non è una pittura di rappresentazione, affidata a ciò che l’occhio vede, ma a ciò che il nostro corpo avverte e che il nostro cervello filtra. La pittura di Spampinato è volta alla visualizzazione di stadi mentali come la “presa di coscienza”, la paura e il senso di smarrimento generati dal vivere in un’era di cambiamenti repentini. Immersi in una dimensione che ha perso le sue coordinate originarie, l’”esplosione” diventa un nuovo ambito di visibilità in cui lo spazio e il tempo tendono allo zero assoluto.
La ricerca di Spampinato rientra in quel nuovo ambito dell’arte contemporanea definito delle “neuroaesthetics” a cui contribuiscono artisti quali Tacita Dean e Olafur Eliasson. Da questo punto di vista, il suo lavoro si inserisce nella tradizione di una certa pittura cerebrale che va da Giacomo Balla a Jackson Pollock, da Robert Raushenberg a Terry Winters fino ai più giovani Franz Ackermann e Matthew Ritchie.
La mostra comprende una nuova serie di dipinti di grandi dimensioni in cui gli elementi raffigurati si amalgamano tra di loro come parti di organismi viventi. L’installazione ipnotica, intitolata Terminal Display (2002-2006), proietta lo spettatore in una dimensione di vertigine in cui la perdita dell’orientamento potrebbe generare la perdita dei sensi. Di fianco ai lavori di natura pittorica Spampinato presenta, inoltre, una serie di ritratti fotografici di consumatori di ecstasy, prelevati readymade da Internet e da riviste. La serie, intitolata Transients (2006), rientra nell’indagine dell’artista sulle alterazioni del cervello come quelle provocate, in questo caso, dall’assunzione di sostanze stupefacenti.
Francesco Spampinato è nato a Catania nel 1978. Vive e lavora a Bologna. Dopo la laurea in Conservazione dei Beni Culturali e in Storia dell’Arte all’Università di Bologna, dal 2004 al 2006 ha conseguito un Master in Modern Art presso la Columbia University di New York. É prevista nei prossimi mesi una mostra di Francesco Spampinato presso la Italian Academy alla Columbia University di New York all’interno del ciclo “Italian Contemporary Art in New York” a cura di Laura Barreca e Olivia D’Aponte. In contemporanea alla mostra presso la Galleria Marabini si segnala la partecipazione a “Painting Codes – I codici della pittura”, alla Galleria Civica di Monfalcone dal 7 aprile al 21 maggio 2006. Nonostante la giovane età Francesco Spampinato è già presente in prestigiose collezioni tre cui si ricorda la Fondazione Carisbo di Bologna. Nel 2004 ha vinto il “Premio Dams” e il “Premio Pagine Bianche d’Autore” edizione Emilia Romagna.
È in programma per settembre 2006 un catalogo monografico di Francesco Spampinato con testi di Luca Beatrice.
05
maggio 2006
Francesco Spampinato
Dal 05 maggio al 30 giugno 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA MARABINI
Bologna, Vicolo Della Neve, 5, (Bologna)
Bologna, Vicolo Della Neve, 5, (Bologna)
Orario di apertura
dal Martedì al Sabato dalle 10,30 alle 13 e dalle 15 alle 19,30
Vernissage
5 Maggio 2006, ore 18
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