A soli tre anni dal congresso FIAF di Garda, a fine aprile il Veneto ospiterà l’edizione 2006 di una delle maggiori manifestazioni nazionali in campo fotografico.

Sarà l’antica città di Conegliano, storicamente detta la “Perla del Veneto”, a fare da cornice al 58° congresso della Federazione Italiana Associazioni Fotografiche e a un ricco cartellone di mostre collaterali.

La rassegna è organizzata dal locale Club Fotografica e dalla Città di Conegliano.



Durante i quattro giorni della kermesse, decine di appassionati appartenenti a 550 circoli fotografici avranno occasione di partecipare a proiezioni, dibattiti, rievocazioni storiche, eventi mondani e culturali. Non mancheranno momenti dedicati alla bellezza del territorio collinare e ai suoi tesori enogastronomici, dal Prosecco ai piatti della cucina tipica veneta. I partecipanti saranno omaggiati di un cofanetto contenente prodotti locali, offerti dagli sponsor dell’evento: Grappa Castagner, Cantine Bisol e Bibanesi.



Sono dedicate alla curiosità e all’amore per l’arte del grande pubblico ben nove esposizioni visitabili gratuitamente, ospitate dai più importanti edifici del centro storico cittadino: la suggestiva Sala dei Battuti del Duomo, palazzo Montalban Nuovo, il teatro Accademia e l’incantevole chiesetta di Sant’Orsola.



Protagonisti delle mostre saranno alcuni dei maggiori artisti della FIAF, come il fotoreporter Francesco Cito, autore di reportage in Medio Oriente e nel Mezzogiorno, e Ferruccio Ferroni, insignito del titolo di Autore dell’Anno 2006. Nell’esposizione Portfolio 2005, il fotografo Ivano Zanchetta presenta Cattedrali del lavoro, un viaggio notturno in bianco e nero nella natura contaminata di Porto Marghera. Tra gli altri artisti in mostra figurano la giovane fotografa marchigiana Eva Frapiccini, vincitrice del Premio Bibbiena 2005, e i tre protagonisti del 5° Spazio Portfolio: Marco Onofri, Ettore Perazzini e Maria Vodarich.

Sarà dato spazio anche a opere di artisti provenienti dalla nazione ospite, l’Austria: sono previste quattro esposizioni personali dedicate a Roswitha Pinkl, Josef Benes, Peter Mraz e Martin Hochleihtner.