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Matteo Attruia – Io… odio Napoli
Istallazione e dipinti
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Pica Gallery ha il piacere di presentare martedì 9 maggio 2006 la prima personale napoletana di Matteo Attruia, IO ODIO…NAPOLI.
L’artista friulano – di padre campano – esporrà una provocatoria istallazione, simbolo del suo rapporto affettivo verso la città partenopea.
Un rapporto senz’altro dialettico, contraddittorio, segnato a tratti da un odio profondo e doloroso per una Napoli arrogante, chiassosa, furba, violenta, a tratti da una triste rassegnazione e da un intenso amore per i suoi vicoli, i suoi colori, la sua cultura, i suoi sapori.
In mostra Attruia presenterà anche quattro delle sue Censure alla Pittura, ovvero quattro monocromi di grande fascino, emblemi di un lungo percorso artistico e personale a cui l’artista è approdato e da cui ricomincia.
“IO ODIO NAPOLI
Questo lavoro mi ha permesso di approfondire la ricerca sul rapporto tra spazio ed oggetto; tra oggetto e rappresentazione.
La cassetta di frutta rappresenta al meglio ciò che di questa città mi colpisce: il rumore, l’odore, la confusione, il mercato, la gente…
Disgregare una figura geometrica è stato il naturale risultato di un’investigazione personale, di una volontà di ricerca legata al rapporto tra individuo e società. Scegliendo il soggetto del mio intervento (Napoli) ho scelto anche l’oggetto (la cassetta). Ho cercato di “costruire” una piccola Napoli senza pensare di doverne costruire una in scala. Ho coniugato il verbo giocare in modo e in un tempo che non prevedesse regole.
Dal cubo sono passato alla maceria, o dalla maceria sono passato al cubo…
CENSURA ALLA PITTURA
E’ arrivato, involontario, il momento della chiusura. Ho cancellato. Ho censurato la mia “ereditata” volontà di comporre segni. Ho ridipinto lo stesso quadro infinite volte. Senza guardare al passato, senza pensare al futuro.
Ho pensato, e poi creduto, di non poter fare altro che costringermi a questo. Ho chiuso i miei pennelli e le mie tele in uno spazio intangibile, dove crescere. Solitario con la mia mente. La censura è prima una censura a me stesso e, poi, una censura alla pittura.
Una creazione che nega la sua stessa essenza; ma che ha bisogno di esistere. Una copertura compatta, violenta, ma silente. Colori di terra, come terra che copre la memoria del mio segno, la mia stessa volontà di esprimere.
Lasciando piccole speranze bianche ai lati; piccole tracce di ciò che sta sotto e che rimane nascosto”.
Matteo Attruia
Matteo Attruia nasce nel 1973 a Sacile, in provincia di Pordenone, dove vive e lavora. Dal 1997 opera sperimentando diversi materiali: dal ferro, al cartone, allo scotch, al legno, al polistirolo. Nel 1999 inizia quel percorso intimo e creativo che lo porterà all’elaborazione delle cosiddette Censure alla pittura, ovvero monocromi dagli affascinanti colori della terra.
Dal 2005 l’artista è impegnato nella progettazione d’installazioni che mettono al centro dell'opera il rapporto sensoriale del fruitore con lo spazio occupato dall'opera stessa.
Dopo la recente partecipazione alla fiera Miart di Milano ed a quella dell’arte di Padova, ed all’esposizione delle sue opere presso la galleria Poliart di Milano, Attruia esordisce a Napoli per la prima volta in una personale.
L’artista friulano – di padre campano – esporrà una provocatoria istallazione, simbolo del suo rapporto affettivo verso la città partenopea.
Un rapporto senz’altro dialettico, contraddittorio, segnato a tratti da un odio profondo e doloroso per una Napoli arrogante, chiassosa, furba, violenta, a tratti da una triste rassegnazione e da un intenso amore per i suoi vicoli, i suoi colori, la sua cultura, i suoi sapori.
In mostra Attruia presenterà anche quattro delle sue Censure alla Pittura, ovvero quattro monocromi di grande fascino, emblemi di un lungo percorso artistico e personale a cui l’artista è approdato e da cui ricomincia.
“IO ODIO NAPOLI
Questo lavoro mi ha permesso di approfondire la ricerca sul rapporto tra spazio ed oggetto; tra oggetto e rappresentazione.
La cassetta di frutta rappresenta al meglio ciò che di questa città mi colpisce: il rumore, l’odore, la confusione, il mercato, la gente…
Disgregare una figura geometrica è stato il naturale risultato di un’investigazione personale, di una volontà di ricerca legata al rapporto tra individuo e società. Scegliendo il soggetto del mio intervento (Napoli) ho scelto anche l’oggetto (la cassetta). Ho cercato di “costruire” una piccola Napoli senza pensare di doverne costruire una in scala. Ho coniugato il verbo giocare in modo e in un tempo che non prevedesse regole.
Dal cubo sono passato alla maceria, o dalla maceria sono passato al cubo…
CENSURA ALLA PITTURA
E’ arrivato, involontario, il momento della chiusura. Ho cancellato. Ho censurato la mia “ereditata” volontà di comporre segni. Ho ridipinto lo stesso quadro infinite volte. Senza guardare al passato, senza pensare al futuro.
Ho pensato, e poi creduto, di non poter fare altro che costringermi a questo. Ho chiuso i miei pennelli e le mie tele in uno spazio intangibile, dove crescere. Solitario con la mia mente. La censura è prima una censura a me stesso e, poi, una censura alla pittura.
Una creazione che nega la sua stessa essenza; ma che ha bisogno di esistere. Una copertura compatta, violenta, ma silente. Colori di terra, come terra che copre la memoria del mio segno, la mia stessa volontà di esprimere.
Lasciando piccole speranze bianche ai lati; piccole tracce di ciò che sta sotto e che rimane nascosto”.
Matteo Attruia
Matteo Attruia nasce nel 1973 a Sacile, in provincia di Pordenone, dove vive e lavora. Dal 1997 opera sperimentando diversi materiali: dal ferro, al cartone, allo scotch, al legno, al polistirolo. Nel 1999 inizia quel percorso intimo e creativo che lo porterà all’elaborazione delle cosiddette Censure alla pittura, ovvero monocromi dagli affascinanti colori della terra.
Dal 2005 l’artista è impegnato nella progettazione d’installazioni che mettono al centro dell'opera il rapporto sensoriale del fruitore con lo spazio occupato dall'opera stessa.
Dopo la recente partecipazione alla fiera Miart di Milano ed a quella dell’arte di Padova, ed all’esposizione delle sue opere presso la galleria Poliart di Milano, Attruia esordisce a Napoli per la prima volta in una personale.
09
maggio 2006
Matteo Attruia – Io… odio Napoli
Dal 09 al 18 maggio 2006
arte contemporanea
Location
PICAGALLERY
Napoli, Vico Vetriera, 16, (Napoli)
Napoli, Vico Vetriera, 16, (Napoli)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì 10–13 e 16-20
Vernissage
9 Maggio 2006, ore 18
Autore