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Manuel Olivares – Moltiplicazioni temporali
Dopo l’ultima straordinaria mostra tenuta nel gennaio scorso a Napoli nella Sala della Loggia al Maschio Angioino, ritorna Manuel Olivares con nuove ed intense opere attraverso cui l’immagine viene decantata fino ad esaltarne la struttura geometrica astratto-concreta, attraverso rapporti armonici di forma colore e luce figure e spazio
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dopo l’ultima straordinaria mostra tenuta nel gennaio scorso a Napoli nella Sala della Loggia al Maschio Angioino, ritorna Manuel Olivares con nuove ed intense opere attraverso cui l’immagine viene decantata fino ad esaltarne la struttura geometrica astratto-concreta, attraverso rapporti armonici di forma colore e luce figure e spazio.
La pittura si confronta oggi con tecniche estremamente sofisticate, dalle eccezionali possibilità espressive che, a volte, fanno di uno spot pubblicitario una vera e propria opera d’arte, per perfezione formale e capacità di suscitare emozioni. È un confronto che sembrerebbe relegare il pittore a ruoli marginali, quando è invece fonte di imprevedibili stimoli per la sua sensibilità artistica.
Fotografia, cinema, televisione creano diverse e molteplici rappresentazioni del mondo che arricchiscono la percezione soggettiva, schiudendo nuove prospettive e significati. Questi sono i più recenti aspetti di un’evoluzione visiva che in passato, la pittura ha sempre saputo cogliere ed esprimere e che oggi assumono particolari implicazioni, come nelle opere di Manuel Olivares.
Manuel Olivares è partecipe di questa affascinante evoluzione: la sua tecnica è tradizionale, olio su tela, e lo stile è figurativo. Sulle sue opere, i critici esprimono interessanti e dotti giudizi, con richiami a illustri maestri del passato: i manieristi, Escher, Dalì…certamente, Olivares, pur estraneo alle accademie d’arte, non è immune da suggestioni o “simpatie” artistiche. Sono affinità culturali di una ricerca espressiva, in cui lo sguardo dell’artista si volge al mare delle immagini in cui siamo immersi e che mutano e alterano la nostra sensibilità visiva. Un alterazione che, banalmente, spesso ci fa paragonare un bel paesaggio a una cartolina, capovolgendo il rapporto tra reale e artificiale, tra modello e rappresentazione. Le immagini di Olivares presentano inquadrature inconsuete, di taglio cinematografico, dove le linee sinuose e le tonalità cromatiche suscitano sensazioni stranianti, quasi un ingresso in un mondo parallelo. Un mondo fantastico? Forse, ma creato da un diverso “punto di vista” che, all’improvviso, ferma un fotogramma del film che scorre davanti ai nostri occhi. Olivares lascia l’interpretazione alla sensibilità di chi guarda.
La pittura si confronta oggi con tecniche estremamente sofisticate, dalle eccezionali possibilità espressive che, a volte, fanno di uno spot pubblicitario una vera e propria opera d’arte, per perfezione formale e capacità di suscitare emozioni. È un confronto che sembrerebbe relegare il pittore a ruoli marginali, quando è invece fonte di imprevedibili stimoli per la sua sensibilità artistica.
Fotografia, cinema, televisione creano diverse e molteplici rappresentazioni del mondo che arricchiscono la percezione soggettiva, schiudendo nuove prospettive e significati. Questi sono i più recenti aspetti di un’evoluzione visiva che in passato, la pittura ha sempre saputo cogliere ed esprimere e che oggi assumono particolari implicazioni, come nelle opere di Manuel Olivares.
Manuel Olivares è partecipe di questa affascinante evoluzione: la sua tecnica è tradizionale, olio su tela, e lo stile è figurativo. Sulle sue opere, i critici esprimono interessanti e dotti giudizi, con richiami a illustri maestri del passato: i manieristi, Escher, Dalì…certamente, Olivares, pur estraneo alle accademie d’arte, non è immune da suggestioni o “simpatie” artistiche. Sono affinità culturali di una ricerca espressiva, in cui lo sguardo dell’artista si volge al mare delle immagini in cui siamo immersi e che mutano e alterano la nostra sensibilità visiva. Un alterazione che, banalmente, spesso ci fa paragonare un bel paesaggio a una cartolina, capovolgendo il rapporto tra reale e artificiale, tra modello e rappresentazione. Le immagini di Olivares presentano inquadrature inconsuete, di taglio cinematografico, dove le linee sinuose e le tonalità cromatiche suscitano sensazioni stranianti, quasi un ingresso in un mondo parallelo. Un mondo fantastico? Forse, ma creato da un diverso “punto di vista” che, all’improvviso, ferma un fotogramma del film che scorre davanti ai nostri occhi. Olivares lascia l’interpretazione alla sensibilità di chi guarda.
08
giugno 2006
Manuel Olivares – Moltiplicazioni temporali
Dall'otto al 21 giugno 2006
arte contemporanea
Location
PICAGALLERY
Napoli, Vico Vetriera, 16, (Napoli)
Napoli, Vico Vetriera, 16, (Napoli)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì 10–13 e 16-20; sabato 10-13
Vernissage
8 Giugno 2006, ore 19
Autore
Curatore