“Il sogno americano: realtà e immaginazione di un mondo nuovo”, questo il tema principale dell’ottava edizione di Foianofotografia, la rassegna internazionale di fotografia giunta alla sua ottava edizione, curata da Roberto Mutti. Dal 10 giugno al 9 luglio Foiano sarà di nuovo la capitale italiana della fotografia internazionale. Questa edizione della manifestazione presenta diverse e significative novità che tuttavia si innestano in un impianto da tempo sperimentato che, come tale, è il segno di una ideale continuità con quanto realizzato nelle edizioni precedenti (stage formativi e letture portfoli, mostre). Gli elementi di innovazione sono il respiro internazionale, la cooperazione di più soggetti pubblici e privati, il tema veramente innovativo e di sicuro richiamo. L’idea è quella di riflettere sugli Stati Uniti, sulla loro realtà e su come noi la vediamo ma anche su quella simbologia che sempre accompagna il nostro immaginario quando pensiamo all’America. Il grande cinema d’autore e di genere (quello civile e quello western, le storie di ampio respiro e i polizieschi), la fotografia di paesaggio e il reportage coraggioso, la poesia di Whitman e i racconti di Hemingway, la poesia di Ginsberg e la musica jazz sono i contributi maggiori che ci vengono da quel grande e contraddittorio paese.

L’evento centrale è la grande mostra sulla storia degli Indiani d’America “Indians” che raccoglie una serie di ritratti che il grande fotografo ed etnologo americano Edward Sheriff Curtis realizzò per comporre un panorama del mondo pellerossa (1900-1920 ca.). I ritratti cattureranno il visitatore portandolo nel mondo reale degli indiani reso evidente dalla mostra ”Gli indiani delle grandi pianure” con preziosi ed originali ornamenti, vesti ed oggetti rituali, della vita quotidiana (stoviglie, oggetti da cucito), della caccia e della guerra provenienti dalla collezione del foianese Sergio Susani, il maggiore collezionista privato italiano (www.plain-indians.it). Nella suggestiva sala della Carbonaia viene allestita la seconda grande e spettacolare mostra storica che illustra la costruzione a Parigi della Statua della Libertà e il suo successivo trasferimento ed allestimento a New York.

Non solo per gli appassionati, la grande festa indiana con danze, canti e racconti ed anche oggettistica e musica è poi allestita dall’Associazione Mitakuye Oyasin di Padova all’interno di un accampamento con tepee indiani.

Tre sono gli autori invitati, tutti di chiara fama: Virgilio Carnisio lavora in un classico bianconero che è il cavallo di battaglia del reportage e presenta una New York di cui si vedono non i classici grattacieli ma negozi e botteghe di sapore europeo; Franco Donaggio è un professionista che ama le avanguardie storiche e propone montaggi digitali di città di sapore futurista e surrealista; Luciano Bobba propone infine una interpretazione della cultura beat attraverso complesse elaborazioni digitali di ritratti da lui realizzati al poeta Ginsberg.

Altre mostre saranno realizzate selezionando i lavori pervenuti come sempre dall’esterno.