Quattro giovani artisti milanesi alle prese con uno spazio inedito e solenne. E’ la sfida che Club Vita lancia a Riccardo Gavazzi, Morgana Orsetta Ghini, Matteo Negri, Roberta Savelli: portare una loro opera a dialogare con l’architettura neoclassica di Sala Appiani all’Arena. Adibita sino a pochi mesi fa a salone per i matrimoni civili, oggi la Sala Appiani, immersa nell’atmosfera carica di suggestione del parco Sempione, cerca un suo nuovo ruolo accogliendo quattro artisti che con le loro opere entreranno in violenta dialettica con le sue forme e le sue funzioni.


Dalle “bombe” di Matteo Negri, alla gigantesca vagina in vetroresina di Mog, passando per i ritratti iperpop e gridati di Riccardo Gavazzi e i video tessuti di ambiguità di Roberta Savelli, la sala Appiani sarà sottoposta a un vero esercizio di dissonanza rispetto alla propria storia. Ma la sfida è anche il sigillo finale al percorso che Club VITA ha realizzato nell’ultimo quinquennio con il contributo dell’Assessorato allo Sport e ai Giovani e la critica d’arte Marina Mojana: un percorso che ha portato all’attenzione del pubblico e della critica una ventina di talenti inediti di artisti che lavorano o hanno lavorato sulla piazza di Milano e per evidenziare quattro diversi generi espressivi che hanno caratterizzato le mostre di questi cinque anni: istallazioni, sculture, pittura e video.