Roma-sabato 5 maggio alle ore 18.00 si inaugura , alla galleria “Cassiopea” di via Basento 24

la bi-personale dei pittori Isabella Lensi ed Ernesto Ponsiglione che si presentano al

pubblico della Capitale, con una lunga teoria di opere appartenenti all’ultima produ= zione ed emblematiche delle rispettive poetiche.

Quello che colpisce nella pittura della Lensi è la spontaneità del suo rapporto con l’opera e il ruolo privilegiato dell’inconscio nel processo creativo.

Le sue figurazioni solo apparentemente si possono considerare casuali , perchè nascono dal senso di una profonda e costante ricerca pittorica, capace di farsi espressione della

sua complessa spiritualità.

La mancanza di regole prospettiche, l’andar oltre i limiti del segno , le tonalità a volte cupe ed ombrose a contrasto con quelle esplosive e infuocate, sono gli elementi caratte=

rizzanti una sintassi formale molto vicina ai canoni dell’espressionismo che vede nello

inconscio la fonte primaria della sua ispirazioni.

Titoli come “La mia solitudine”, “Fantasmi”,”Oppressione”,ci fanno capire la profon= da inquietudine della Lensi che attraverso le , figurazioni, mette a nudo la sua anima in una sequenza di opere ad espressione di un unico viaggio interiore.

Diverso è il linguaggio di Ernesto Ponsiglione che solo apparentemente puo’ essere Sid considerato conforme ai canoni di un figurativo classico.

A ben vedere,egli non si limita alla semplice trasposizione della natura, sua principale fonte di ispirazione bensi’ la vive, la elabora se ne appropria e cosi’ metabolizzata la

restituisce come espressione del suo complesso mondo interiore.

Uno scorcio, un angolo conducono lo sguardo a soffermarsi su aspetti della realtà,

carichi, solari, dai cromatismi rassicuranti,avvolgenti, che comunicano un senso di

pienezza e calore. Titoli come “Barche di pescatori…”, “Cerchiara di Calabria”, “

“Paesaggio marino” portano l’osservatore all’interno di un mondo ideale, quasi arcaic scandito dal ritmo di un tempo dilatato, dove il senso del vivere è nel godimento della natura.

ANNY BALDISSERA