"Il lavoro di Brikena Pulleja riguarda due momenti importanti di una giovane vita. Le fotografie sono state scattate in due situazioni molto diverse tra loro ma con una cosa in comune: il vissuto personale dell’autrice, il suo passato di ragazza e artista albanese e la sua attuale condizione di ragazza e artista italiana. Tutto e’ in bilico tra il passato e il presente (...). Nonostante il suo lavoro sia caratterizzato da immagini a colori, Pulleja lega questi lavori alla forza espressiva di due colori fondamentali: il nero ed il bianco. Il nero viene associato al lavoro fotografico realizzato nella sua terra, per sottolineare la negazione assoluta, il “no” radicale, per rappresentare la tinta dell’opposizione dietro la quale si cela una rivendicazione di potere (...) Il bianco rappresenta la seconda e più recente parte della produzione dell’autrice e viene simbolicamente associato alla luce, alla sua positività e alla speranza che solitamente essa infonde (...). L’autrice ricerca la propria identità e, come di fronte ad uno specchio rotto, in entrambi i lavori proposti cerca di rimettere insieme i pezzi del proprio io (...)". (estratto dal testo di Mauro Fiorese)