Il libro Ketty La Rocca: i suoi scritti, presenta un ampio repertorio di inediti della nota artista concettuale morta nel 1976.La selezione proposta è stata realizzata con i testi che sono sembrati più significativi per sottolineare il percorso evolutivo dell’ artista; gli scritti degli inizi, con il recupero di versi tratti da canzoni in voga o di citazioni di slogan pubblicitari si compongono secondo un collage riconducibile alle sperimentazione tecnologiche della Poesia Visiva. Dopo il 1968, quando il Gruppo 70 cessa di esistere, La Rocca continua il proprio percorso autonomamente intensificando gli interrogativi sulla crisi della comunicazione e del linguaggio e su di un suo possibile recupero di significato. I testi presentati spaziano da quelli di stampo burocratico), alla contrapposizione gesto/testi nonsense del libro per immagini In principio erat (’71), alle prose poetiche che accompagnano le personali nelle gallerie d’avanguardia. Dalla silloge presentata si deduce che i riferimenti letterari dell’artista si ricollegano oltre che alle proposte dei poeti visivi del Gruppo 70, alla neoavanguardia dei Novissimi. Ritroviamo, infatti, l’intenzione di allargare le possibilità lessicali del discorso poetico, le frasi sospese, il favore accordato alla disarticolazione sintattica e al montaggio per spezzoni.

L’autrice: Lucilla Saccà insegna Storia dell’Arte Contemporanea al corso di laurea Dams dell’Università Di Firenze.