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Elisa Sighicelli – Phi
La mostra indaga il meccanismo della visione e la percezione visiva. Questi temi sono esplorati con mezzi diversi: dall’installazione che utilizza luci reali, nella loro attualità e fisicità, al film in 16 millimetri, al video, alle fotografie montate su lightboxes incentrati, invece, sulla rappresentazione della luce
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La galleria Gio' Marconi é lieta di presentare la mostra di Elisa Sighicelli dal titolo "Phi".
La mostra indaga il meccanismo della visione e la percezione visiva. Questi temi sono esplorati con mezzi diversi: dall'installazione che utilizza luci reali, nella loro attualità e fisicità, al film in 16 millimetri, al video, alle fotografie montate su lightboxes incentrati, invece, sulla rappresentazione della luce.
L'opera Film without Film (Film senza film) é un'installazione di cento luci che si accendono e spengono in sequenza, dando l'impressione di movimento, come se una luce roteasse lungo le pareti della galleria. L'accensione e lo spegnimento delle luci in sequenza, crea un'illusione ottica, la percezione di un movimento apparente: é lo stesso meccanismo della visione grazie al quale le immagini statiche del cinema, messe in sequenza, vengono percepite in movimento. Questo meccanismo percettivo é noto come "Phi phenomenon".
Le cento luci sono fissate alle pareti della galleria e seguendone il perimetro, ne marcano lo spazio. Il movimento di luce apparente segue quindi un orizzonte che non é parallelo al pavimento, bensì inclinato, come se l'edificio della galleria fosse fuori asse.
Fan-tasmagoria e' un gioco di cerchi luminosi concentrici girato in 16 millimetri. Le luci colorate, accendendosi e spegnendosi, creano l'illusione ottica di cerchi di luce che formano disegni diversi. L'immagine cambia in continuazione, e mentre il nostro occhio cerca di fissare questo movimento ipnotico, il risultato sembra sempre sfuggire.
Le nuove lightboxes presentate hanno come soggetto il retro di insegne pubblicitarie luminose. Ribaltando l'abituale punto di vista, la fotografia registra i dispositivi che costituiscono i messaggi pubblicitari veicolati dal cartellone luminoso. La pubblicità é privata del suo messaggio, della sua utilità, ed é colta solo come luce e impalcatura.
Inoltre viene presentato il video Phi Building ("Edificio Phi") in cui appare la facciata di un edificio ricoperta di luci pubblicitarie, la cui funzione é resa vana dalla mancanza del prodotto pubblicizzato.
L'edificio é recepito nella sua realtà solo ad intermittenza: le luci pubblicitarie creano dei disegni in movimento che materializzano astrazioni cinetiche.
Il contrasto tra realtà e illusione é evidenziato dalla capacità della luce di trasmutare le cose.
Tra le mostre principali: Destino Santiago, Istituto Cervantes, Sofia (2006); Cohan and Leslie, New York (2005); Sottovoce, Palazzo delle Papesse Centro Arte Contemporanea, Siena (2005); Agony and the Ecstacy, FACT the Foundation for Art and Creative Technology. Liverpool (2005); The Mind is a Horse Part 2, Bloomberg Space, Londra (2005); XIV Quadriennale d’arte, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma (2005); Barrocos y Neobarrocos, DA2, Domus Artium 2002, Salamanca (2005); Gagosian Gallery, Londra (2003); Fondation Salomon, Annecy (2003); Gagosian Gallery, Los Angeles (2001); Giò Marconi, Milano (2001); Santiago, Centro Galego de Arte Contemporánea, Santiago de Compostela (2000); Laure Genillard Gallery, Londra (2000).
La mostra indaga il meccanismo della visione e la percezione visiva. Questi temi sono esplorati con mezzi diversi: dall'installazione che utilizza luci reali, nella loro attualità e fisicità, al film in 16 millimetri, al video, alle fotografie montate su lightboxes incentrati, invece, sulla rappresentazione della luce.
L'opera Film without Film (Film senza film) é un'installazione di cento luci che si accendono e spengono in sequenza, dando l'impressione di movimento, come se una luce roteasse lungo le pareti della galleria. L'accensione e lo spegnimento delle luci in sequenza, crea un'illusione ottica, la percezione di un movimento apparente: é lo stesso meccanismo della visione grazie al quale le immagini statiche del cinema, messe in sequenza, vengono percepite in movimento. Questo meccanismo percettivo é noto come "Phi phenomenon".
Le cento luci sono fissate alle pareti della galleria e seguendone il perimetro, ne marcano lo spazio. Il movimento di luce apparente segue quindi un orizzonte che non é parallelo al pavimento, bensì inclinato, come se l'edificio della galleria fosse fuori asse.
Fan-tasmagoria e' un gioco di cerchi luminosi concentrici girato in 16 millimetri. Le luci colorate, accendendosi e spegnendosi, creano l'illusione ottica di cerchi di luce che formano disegni diversi. L'immagine cambia in continuazione, e mentre il nostro occhio cerca di fissare questo movimento ipnotico, il risultato sembra sempre sfuggire.
Le nuove lightboxes presentate hanno come soggetto il retro di insegne pubblicitarie luminose. Ribaltando l'abituale punto di vista, la fotografia registra i dispositivi che costituiscono i messaggi pubblicitari veicolati dal cartellone luminoso. La pubblicità é privata del suo messaggio, della sua utilità, ed é colta solo come luce e impalcatura.
Inoltre viene presentato il video Phi Building ("Edificio Phi") in cui appare la facciata di un edificio ricoperta di luci pubblicitarie, la cui funzione é resa vana dalla mancanza del prodotto pubblicizzato.
L'edificio é recepito nella sua realtà solo ad intermittenza: le luci pubblicitarie creano dei disegni in movimento che materializzano astrazioni cinetiche.
Il contrasto tra realtà e illusione é evidenziato dalla capacità della luce di trasmutare le cose.
Tra le mostre principali: Destino Santiago, Istituto Cervantes, Sofia (2006); Cohan and Leslie, New York (2005); Sottovoce, Palazzo delle Papesse Centro Arte Contemporanea, Siena (2005); Agony and the Ecstacy, FACT the Foundation for Art and Creative Technology. Liverpool (2005); The Mind is a Horse Part 2, Bloomberg Space, Londra (2005); XIV Quadriennale d’arte, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma (2005); Barrocos y Neobarrocos, DA2, Domus Artium 2002, Salamanca (2005); Gagosian Gallery, Londra (2003); Fondation Salomon, Annecy (2003); Gagosian Gallery, Los Angeles (2001); Giò Marconi, Milano (2001); Santiago, Centro Galego de Arte Contemporánea, Santiago de Compostela (2000); Laure Genillard Gallery, Londra (2000).
07
giugno 2006
Elisa Sighicelli – Phi
Dal 07 giugno al 28 luglio 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA GIO’ MARCONI
Milano, Via Alessandro Tadino, 20, (Milano)
Milano, Via Alessandro Tadino, 20, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 10:30-12:30 e 15:30-19
Vernissage
7 Giugno 2006, ore 19
Ufficio stampa
CRISTINA PARISET
Autore