« …Siamo nell’anno 2004, questo è il quarantesimo della mia strada artistica ed è proprio in quest’anno che il mio dipingere su tela, nonostante il lungo cammino non mi basta più, devo staccarmi dalla tirannica triade colore-telaio-tela, pertanto chi poteva aiutarmi in questa avventura se non la mia esperienza sull’uso delle resine? …Ora con l’ausilio di resine oltre al colore, mi trovo a creare “quadri” in resina trasparente pigmentata, i quali bloccano l’attimo fuggente in un’illusoria eternità». Così l’artista vicentino Giovanni Quagliato iniziava il suo viaggio all’interno ed attraverso le resine, luminosi materiali dal fascino liquido e cristallino, immergendo in esse gli spazi del quotidiano, i frammenti di memoria, ed ogni pensiero, oggetto od ispirazione che da quel momento in avanti volesse plasmare, immolare e calare entro una dimensione altra. E’ Lo spazio-tempo della sua creazione, dove emozioni, colori, spessori ed orizzonti si ricompongono al ritmo di un personale ed artistico archivio di vita: un trasparente, multiforme magazzino di immagini e ricordi, dove per ogni mondo “bloccato”, come direbbe Quagliato, ne nasce uno nuovo, ricreato nella resina e palpitante di improvvisi ed inaspettati significati.

Viola Lilith Russi




Giovanni Quagliato sin da giovanissimo si esprime in numerose forme di disegno e pittura, per poi confrontarsi con la scultura, l’artigianato di gioielli, e recentemente nella fotografia. Attualmente continua il suo percorso creativo ed artistico in una ricerca che da anni lo vede attivo nella sperimentazione di sempre nuovi utilizzi delle resine nell’arte, dando vita a quelli che lui stesso definisce “quadri tridimensionali”.