Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Franco Gracco – Il giardino segreto di Gracco
opere recenti
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In una recente intervista al M° Gracco, gli è stato chiesto com’è nato il titolo di questa sua mostra al Museo Gracco, in cui, come ogni anno, presenta la sua ultima produzione pittorica, circa dodici opere, fra tecniche miste, affreschi, e grafiche, prima di esporla in altri contesti.
“Quand’ero piccolo, ” ha esordito, “durante le mie frequenti visite agli Scavi di Pompei, amavo rifugiarmi sotto i grandi rovi di more, dove ritrovavo un’atmosfera incantata. Qualche tempo dopo, dai quindici ai diciassette anni, facevo un sogno ricorrente. Sogno di essere sotto i rovi, in una delle mie tante esplorazioni fanciullesche. D’un tratto m’imbatto in un’antica casa romana, ed entro in una stanza piena di luce. Faccio qualche passo, arrivo al centro della stanza, mi volto e mi accorgo che, affianco all’entrata, sdraiato su di un letto, c’è un uomo coperto da un lenzuolo bianco.
Subito mi avvicino, e, con mia sorpresa, capisco che quell’uomo sono io, come sarei diventato. Lui mi guarda e, percependo il mio stupore, sorride. Poi rivolge lo sguardo diritto davanti a sé, e si fa serio. Allora anch’io guardo nella stessa direzione, e scopro che sulla parete di fronte a lui si apre una finestra. La raggiungo, e, affacciandomi, vedo un giardino con tante piante e alberi lussureggianti e il Vesuvio sullo sfondo. Questo il sogno.
In seguito accadde qualcosa che mi lasciò ancor più sorpreso di quanto non fossi nel sogno. Un giorno del 1966, quando ormai avevo ventuno anni, passeggiando con parenti e amici in una zona di campagna vicina agli Scavi, mi sento attratto verso un cancello che dà sulla strada. Mi avvicino, e cosa vedo dall’altra parte? Un giardino ricco di piante e alberi fruttiferi. Lo riconosco, è proprio quello che avevo sognato! Stesse caratteristiche e lo stesso profilo del Vesuvio sullo sfondo. Decisi che quel posto, così vicino alla Villa dei Misteri, così ricco di fascino e di mistero, sarebbe diventato il luogo d’ispirazione per le mie opere, e così è stato.
Questo è il luogo dove ho visto crescere i miei affetti più cari. Questo “angolo di paradiso” è stato ed è tuttora l’ambiente ideale in cui ho sempre desiderato vivere, in armonia con la creazione. Questo posto incantevole, che ora è diventato museo, è il mio “giardino segreto”, lo spazio fisico e mentale che racchiude tutto ciò che di più intimo e personale mi appartiene. Questo è il luogo dove il cuore si ferma per incontrarsi con il colore dei sogni”.
Per quanto illuminanti, le parole del Maestro non bastano per descrivere la ricchezza di significati che queste nuove opere suggeriscono. Il “giardino segreto di Gracco” non è solo il luogo concreto dove l’artista trova ispirazione, ma, su un piano simbolico, rappresenta qualcosa di più ampio, direi universale, che ci coinvolge tutti, toccandoci nel nostro io più profondo. La mostra offrirà molti spunti di approfondimento.
Plinio Gracco
“Quand’ero piccolo, ” ha esordito, “durante le mie frequenti visite agli Scavi di Pompei, amavo rifugiarmi sotto i grandi rovi di more, dove ritrovavo un’atmosfera incantata. Qualche tempo dopo, dai quindici ai diciassette anni, facevo un sogno ricorrente. Sogno di essere sotto i rovi, in una delle mie tante esplorazioni fanciullesche. D’un tratto m’imbatto in un’antica casa romana, ed entro in una stanza piena di luce. Faccio qualche passo, arrivo al centro della stanza, mi volto e mi accorgo che, affianco all’entrata, sdraiato su di un letto, c’è un uomo coperto da un lenzuolo bianco.
Subito mi avvicino, e, con mia sorpresa, capisco che quell’uomo sono io, come sarei diventato. Lui mi guarda e, percependo il mio stupore, sorride. Poi rivolge lo sguardo diritto davanti a sé, e si fa serio. Allora anch’io guardo nella stessa direzione, e scopro che sulla parete di fronte a lui si apre una finestra. La raggiungo, e, affacciandomi, vedo un giardino con tante piante e alberi lussureggianti e il Vesuvio sullo sfondo. Questo il sogno.
In seguito accadde qualcosa che mi lasciò ancor più sorpreso di quanto non fossi nel sogno. Un giorno del 1966, quando ormai avevo ventuno anni, passeggiando con parenti e amici in una zona di campagna vicina agli Scavi, mi sento attratto verso un cancello che dà sulla strada. Mi avvicino, e cosa vedo dall’altra parte? Un giardino ricco di piante e alberi fruttiferi. Lo riconosco, è proprio quello che avevo sognato! Stesse caratteristiche e lo stesso profilo del Vesuvio sullo sfondo. Decisi che quel posto, così vicino alla Villa dei Misteri, così ricco di fascino e di mistero, sarebbe diventato il luogo d’ispirazione per le mie opere, e così è stato.
Questo è il luogo dove ho visto crescere i miei affetti più cari. Questo “angolo di paradiso” è stato ed è tuttora l’ambiente ideale in cui ho sempre desiderato vivere, in armonia con la creazione. Questo posto incantevole, che ora è diventato museo, è il mio “giardino segreto”, lo spazio fisico e mentale che racchiude tutto ciò che di più intimo e personale mi appartiene. Questo è il luogo dove il cuore si ferma per incontrarsi con il colore dei sogni”.
Per quanto illuminanti, le parole del Maestro non bastano per descrivere la ricchezza di significati che queste nuove opere suggeriscono. Il “giardino segreto di Gracco” non è solo il luogo concreto dove l’artista trova ispirazione, ma, su un piano simbolico, rappresenta qualcosa di più ampio, direi universale, che ci coinvolge tutti, toccandoci nel nostro io più profondo. La mostra offrirà molti spunti di approfondimento.
Plinio Gracco
10
giugno 2006
Franco Gracco – Il giardino segreto di Gracco
Dal 10 giugno al 14 settembre 2006
arte contemporanea
Location
MUSEO GRACCO
Pompei, Via Provinciale Villa Dei Misteri, (Napoli)
Pompei, Via Provinciale Villa Dei Misteri, (Napoli)
Orario di apertura
10-13 e 16-18 dal martedì al sabato; 10-13 la domenica; lunedì chiuso
Autore
Curatore