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Terrecotte architettoniche arcaiche da Caprifico di Cisterna di Latina
Dall’Ashmolean Museum di Oxford al Museo della Città e del Territorio di Cori
Comunicato stampa
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Ottantatré nuovi pezzi dall’Ashmolean Museum di Oxford. E’ l’eccezionale tesoro espositivo che il Museo della Città e del Territorio di Cori presenta al pubblico in una giornata di dibattito che ne illustrerà il contesto di rinvenimento e la vicenda legale e museale con il contributo di archeologi e studiosi di fama internazionale.
Provenienti da un santuario in località Caprifico di Torrecchia (presso l’odierna Cisterna di Latina), ricco centro dell’Ager Pomptinus forse identificabile con l’antica Pometia, i reperti da poco integrati nell’allestimento del Museo di Cori sono lastre di rivestimento in terracotta dipinta di notevoli dimensioni che ricoprivano le parti lignee del tetto. Il sistema decorativo che li caratterizza trova confronto soltanto con uguali fregi del Palatino e del Foro Boario a Roma, e permette di collocarli nella serie dei tetti decorati tipici dell’area tra Etruria centro-meridionale e Lazio antico nel VI sec. a.C.
Scoperte a più riprese negli anni Sessanta del ‘900, le terrecotte architettoniche di Caprifico furono poi illegalmente esportate e acquisite da importanti Musei e collezioni private in Gran Bretagna, Svizzera, Germania e Stati Uniti. Il nucleo principale dei materiali fu acquisito – per donazione - dall’Ashmolean Museum di Oxford nel 1973.
Per l’allestimento del Museo di Cori nel 1998 vennero richiesti al Museo di Oxford i calchi delle lastre in esposizione. Oltre ogni aspettativa, la pronta disponibilità e la liberale generosità della Direzione del Museo inglese portarono al deposito temporaneo presso il Museo di Cori di dodici splendidi frammenti originali delle terrecotte di Caprifico. In seguito a proficui contatti tra il Museo di Cori, la Soprintendenza Archeologica del Lazio e il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Storico, nel 2004 la vicenda si è conclusa con il deposito presso il Museo di Cori di tutti i frammenti conservati nei magazzini dell'Ashmolean. Un mirabile esempio di collaborazione culturale, istituzionale e legale tra le diverse Istituzioni italiane e inglesi coinvolte.
Intervengono, fra gli altri, Adriano La Regina (Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte), Natacha Lubtchansky (Università di Tours), Patricia Lulof (Università di Amsterdam), Fausto Zevi e Domenico Palombi (Università di Roma "La Sapienza"), Michael Vickers e Susan Walker (Ashmolean Museum, Oxford), Nancy Winter (American Academy in Rome), Gen. Ugo Zottin (Comandante Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale), Marisa De Spagnolis (Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio), Vittorio Emiliani (giornalista e scrittore). L’incontro sarà anche l’occasione per una riflessione sul ruolo dei musei locali nell’ambito della tutela e della valorizzazione del patrimonio territoriale.
Al termine dei lavori è prevista la visita al Museo della Città e del Territorio di Cori e al complesso monumentale agostiniano di Sant’Oliva (XV sec.), che ospita lo spazio espositivo.
L’iniziativa è realizzata con il sostegno dell’Ufficio Musei della Regione Lazio e dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Latina nell’ambito dei programmi dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Cori. Si segnala per lo scambio culturale tra l’Ashmolean Museum di Oxford, il più antico museo pubblico britannico, e il Museo della Città e del Territorio di Cori, un “museo locale” che nei suoi cinque anni di vita ha già accolto oltre 15000 visitatori e si è fatto promotore di progetti di ricerca ed eventi culturali di importanza nazionale con mostre, conferenze, pubblicazioni.
Provenienti da un santuario in località Caprifico di Torrecchia (presso l’odierna Cisterna di Latina), ricco centro dell’Ager Pomptinus forse identificabile con l’antica Pometia, i reperti da poco integrati nell’allestimento del Museo di Cori sono lastre di rivestimento in terracotta dipinta di notevoli dimensioni che ricoprivano le parti lignee del tetto. Il sistema decorativo che li caratterizza trova confronto soltanto con uguali fregi del Palatino e del Foro Boario a Roma, e permette di collocarli nella serie dei tetti decorati tipici dell’area tra Etruria centro-meridionale e Lazio antico nel VI sec. a.C.
Scoperte a più riprese negli anni Sessanta del ‘900, le terrecotte architettoniche di Caprifico furono poi illegalmente esportate e acquisite da importanti Musei e collezioni private in Gran Bretagna, Svizzera, Germania e Stati Uniti. Il nucleo principale dei materiali fu acquisito – per donazione - dall’Ashmolean Museum di Oxford nel 1973.
Per l’allestimento del Museo di Cori nel 1998 vennero richiesti al Museo di Oxford i calchi delle lastre in esposizione. Oltre ogni aspettativa, la pronta disponibilità e la liberale generosità della Direzione del Museo inglese portarono al deposito temporaneo presso il Museo di Cori di dodici splendidi frammenti originali delle terrecotte di Caprifico. In seguito a proficui contatti tra il Museo di Cori, la Soprintendenza Archeologica del Lazio e il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Storico, nel 2004 la vicenda si è conclusa con il deposito presso il Museo di Cori di tutti i frammenti conservati nei magazzini dell'Ashmolean. Un mirabile esempio di collaborazione culturale, istituzionale e legale tra le diverse Istituzioni italiane e inglesi coinvolte.
Intervengono, fra gli altri, Adriano La Regina (Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte), Natacha Lubtchansky (Università di Tours), Patricia Lulof (Università di Amsterdam), Fausto Zevi e Domenico Palombi (Università di Roma "La Sapienza"), Michael Vickers e Susan Walker (Ashmolean Museum, Oxford), Nancy Winter (American Academy in Rome), Gen. Ugo Zottin (Comandante Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale), Marisa De Spagnolis (Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio), Vittorio Emiliani (giornalista e scrittore). L’incontro sarà anche l’occasione per una riflessione sul ruolo dei musei locali nell’ambito della tutela e della valorizzazione del patrimonio territoriale.
Al termine dei lavori è prevista la visita al Museo della Città e del Territorio di Cori e al complesso monumentale agostiniano di Sant’Oliva (XV sec.), che ospita lo spazio espositivo.
L’iniziativa è realizzata con il sostegno dell’Ufficio Musei della Regione Lazio e dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Latina nell’ambito dei programmi dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Cori. Si segnala per lo scambio culturale tra l’Ashmolean Museum di Oxford, il più antico museo pubblico britannico, e il Museo della Città e del Territorio di Cori, un “museo locale” che nei suoi cinque anni di vita ha già accolto oltre 15000 visitatori e si è fatto promotore di progetti di ricerca ed eventi culturali di importanza nazionale con mostre, conferenze, pubblicazioni.
10
giugno 2006
Terrecotte architettoniche arcaiche da Caprifico di Cisterna di Latina
10 giugno 2006
archeologia
presentazione
incontro - conferenza
presentazione
incontro - conferenza
Location
MUSEO DELLA CITTA’ E DEL TERRITORIO
Cori, Via Giacomo Matteotti, (Latina)
Cori, Via Giacomo Matteotti, (Latina)
Vernissage
10 Giugno 2006, ore 10