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New Liberalistic Pleasure
New Liberalistic Pleasure circoscrive una serie di ricerche eterogenee che riflettono la pluralità d’ espressione della nostra condizione contemporanea
Comunicato stampa
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New liberalistic pleasures circoscrive una serie di ricerche eterogenee che riflettono la pluralità d’espressione della nostra condizione contemporanea: i lavori degli artisti non sono pensati come risposta ad una tematica comune ma convivono in una molteplicità di sguardi frammentati.
New liberalistic pleasures indica piuttosto un atteggiamento, un clima, una disposizione verso il mondo e la realtà, attraverso un display, un meccanismo di reazione che trasforma lo spazio in un catalizzatore di passaggi visivi e sonori simultanei, in contenitore che attiva e controlla al tempo stesso una contingenza in atto: video, interventi installativi e scultorei, fotografia e pittura in un confronto serrato, a tratti dissonante, tra interferenze dal mondo delle immagini e close-up che suggeriscono dispositivi complessi, che stabiliscono zone di scambio e diventano connettori di esperienze.
New liberalistic pleausures è una traccia aperta, si propone di creare una situazione mobile, un campo eventuale in cui elaborare progetti che sviluppano nuove relazioni, escono dai limiti fisici della Galleria, strabordano all’esterno, nella città. Una progettazione condivisa dello spazio, come contenitore di percorsi diversi, frammentati, alcuni molto distanti tra loro: non tanto una mostra collettiva ma una modalità per esibire ricerche eterogenee in atto, che suggeriscono uno stato in divenire, un’esperienza lanciata sempre in avanti.
New liberalistic pleasures è il titolo dell’ultimo album dei “The Death of Anna Karina”, gruppo della scena hardcore italiana.
Giorgio Andreotta Calò. Fotografia, scultura e installazioni ambientali per sondare le zone di tensione tra lo spazio, l’architettura e gli interstizi della realtà, per risemantizzare le aperture, scardinare i limiti imposti amplificando le tensioni strutturali. Parteciperà al Corso Arti Visive alla Fondazione Ratti con Marjetica Potrč.
Nato a Venezia nel 1979, vive e lavora a Venezia.
Marco Bernacchia. Interventi installativi che mescolano i passaggi spazio-temporali e indagano una post-natura contaminata da elementi sonori che si intrecciano col dato formale fino ad assorbirlo. Voce e chitarra del gruppo post rock M.A.Z.C.A.
Nato a Senigallia nel 1979, vive e lavora a Senigallia (AN)
Silvia Chiarini. Sfondi optical, inserti ricamati, focus su oggetti rivestiti da un’“epidermide” vintage che ricoprono ogni personaggio prelevato dai rotocalchi anni ’50, dal proprio background musicale, alla moda e l’immaginario.
Nata a Faenza nel 1978, vive e lavora a Piacenza.
Ericailcane. Ericailcane è un nome collettivo. Writer, attivo a Bologna, realizza video, incisioni e disegni da cui prolifica un mondo multiforme e radicale, che oscilla tra Bosch e l’underground, tra l’icasticità di un bestiario medioevale e un’attitudine antagonista, attraversata da una manualità sconvolgente e dalle pratiche del live media.
www.ericailcane.org
Nicola Gobbetto: Le fiabe hanno sempre un lieto fine. O quasi. Almeno non per l’artista che tende ad insinuare il dubbio e una sottile cattiveria nel mondo edulcorato, generazionale e condiviso: dalla Disney, ai manga, alle storie ormai assunte come stereotipo, ma sempre alla ricerca di un incipit o di un finale pronto a destabilizzare le nostre attese….
Nato nel 1980 a Milano dove vive e lavora.
Alessandro Nassiri: Un’azione per le vie di Firenze. Cinema take away diventa un dispositivo di condivisione con il pubblico, con la città. Che fa vedere film mai distribuiti, video mai visti, materiali mai esibiti. Un meccanismo instabile che si rigenera con andamento itinerante: dove i progetti artistici, architettonici e fisici si confondono con un’indagine territoriale di passaggi ininterrotti.
Partirà in autunno per una residenza a New York in occasione del Premio “Con altri occhi” promosso da Artegiovane Milano e Location 1 .
Nato a Milano nel 1975, vive e lavora a Milano.
Timea Anita Oravecz: La casa, gli abiti, gli armadi: sono un attitudine della memoria, metafore della vita affettiva che trasmettono un’intimità dispiegata negli oggetti e raccontano di un agire estetico e sociale fatto di accumuli e di riusi: un nomadismo che riflette la ricerca della stabilità, lo scambio come forma economica primordiale che sfugge agli standard della globalizzazione.
Ha vinto la borsa alla Bevilaqua La Masa di Venezia. Parteciperà al Corso Arti Visive alla Fondazione Ratti con Marjetica Potrč.
Nata a Budapest nel 1975, dal 2000 vive e lavora a Venezia.
New liberalistic pleasures indica piuttosto un atteggiamento, un clima, una disposizione verso il mondo e la realtà, attraverso un display, un meccanismo di reazione che trasforma lo spazio in un catalizzatore di passaggi visivi e sonori simultanei, in contenitore che attiva e controlla al tempo stesso una contingenza in atto: video, interventi installativi e scultorei, fotografia e pittura in un confronto serrato, a tratti dissonante, tra interferenze dal mondo delle immagini e close-up che suggeriscono dispositivi complessi, che stabiliscono zone di scambio e diventano connettori di esperienze.
New liberalistic pleausures è una traccia aperta, si propone di creare una situazione mobile, un campo eventuale in cui elaborare progetti che sviluppano nuove relazioni, escono dai limiti fisici della Galleria, strabordano all’esterno, nella città. Una progettazione condivisa dello spazio, come contenitore di percorsi diversi, frammentati, alcuni molto distanti tra loro: non tanto una mostra collettiva ma una modalità per esibire ricerche eterogenee in atto, che suggeriscono uno stato in divenire, un’esperienza lanciata sempre in avanti.
New liberalistic pleasures è il titolo dell’ultimo album dei “The Death of Anna Karina”, gruppo della scena hardcore italiana.
Giorgio Andreotta Calò. Fotografia, scultura e installazioni ambientali per sondare le zone di tensione tra lo spazio, l’architettura e gli interstizi della realtà, per risemantizzare le aperture, scardinare i limiti imposti amplificando le tensioni strutturali. Parteciperà al Corso Arti Visive alla Fondazione Ratti con Marjetica Potrč.
Nato a Venezia nel 1979, vive e lavora a Venezia.
Marco Bernacchia. Interventi installativi che mescolano i passaggi spazio-temporali e indagano una post-natura contaminata da elementi sonori che si intrecciano col dato formale fino ad assorbirlo. Voce e chitarra del gruppo post rock M.A.Z.C.A.
Nato a Senigallia nel 1979, vive e lavora a Senigallia (AN)
Silvia Chiarini. Sfondi optical, inserti ricamati, focus su oggetti rivestiti da un’“epidermide” vintage che ricoprono ogni personaggio prelevato dai rotocalchi anni ’50, dal proprio background musicale, alla moda e l’immaginario.
Nata a Faenza nel 1978, vive e lavora a Piacenza.
Ericailcane. Ericailcane è un nome collettivo. Writer, attivo a Bologna, realizza video, incisioni e disegni da cui prolifica un mondo multiforme e radicale, che oscilla tra Bosch e l’underground, tra l’icasticità di un bestiario medioevale e un’attitudine antagonista, attraversata da una manualità sconvolgente e dalle pratiche del live media.
www.ericailcane.org
Nicola Gobbetto: Le fiabe hanno sempre un lieto fine. O quasi. Almeno non per l’artista che tende ad insinuare il dubbio e una sottile cattiveria nel mondo edulcorato, generazionale e condiviso: dalla Disney, ai manga, alle storie ormai assunte come stereotipo, ma sempre alla ricerca di un incipit o di un finale pronto a destabilizzare le nostre attese….
Nato nel 1980 a Milano dove vive e lavora.
Alessandro Nassiri: Un’azione per le vie di Firenze. Cinema take away diventa un dispositivo di condivisione con il pubblico, con la città. Che fa vedere film mai distribuiti, video mai visti, materiali mai esibiti. Un meccanismo instabile che si rigenera con andamento itinerante: dove i progetti artistici, architettonici e fisici si confondono con un’indagine territoriale di passaggi ininterrotti.
Partirà in autunno per una residenza a New York in occasione del Premio “Con altri occhi” promosso da Artegiovane Milano e Location 1 .
Nato a Milano nel 1975, vive e lavora a Milano.
Timea Anita Oravecz: La casa, gli abiti, gli armadi: sono un attitudine della memoria, metafore della vita affettiva che trasmettono un’intimità dispiegata negli oggetti e raccontano di un agire estetico e sociale fatto di accumuli e di riusi: un nomadismo che riflette la ricerca della stabilità, lo scambio come forma economica primordiale che sfugge agli standard della globalizzazione.
Ha vinto la borsa alla Bevilaqua La Masa di Venezia. Parteciperà al Corso Arti Visive alla Fondazione Ratti con Marjetica Potrč.
Nata a Budapest nel 1975, dal 2000 vive e lavora a Venezia.
22
giugno 2006
New Liberalistic Pleasure
Dal 22 giugno al 10 settembre 2006
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE BIAGIOTTI PROGETTO ARTE
Firenze, Via Delle Belle Donne, 39r, (Firenze)
Firenze, Via Delle Belle Donne, 39r, (Firenze)
Vernissage
22 Giugno 2006, ore 18
Autore
Curatore