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Il Movimento Labronico: Primo e Secondo Novecento
una parte fondamentale dell’arte italiana e toscana del primo e secondo novecento “il Movimento Labronico”
Comunicato stampa
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Questa importante mostra inserita nel Giugno Pisano 2006 a cura di Massimiliano Sbrana (CentroArteModerna) organizzata dal Ass.ne Tosco Sarda di Arte e Artigianato A.T.S.A.A., con il sostegno di Provincia e Comune di Pisa, offre al pubblico più vasto un importante opportunità per conoscere ed approfondire una parte fondamentale dell'arte italiana e toscana del primo e secondo novecento "il Movimento Labronico".
Con il nome Macchiaioli furono chiamati quella schiera di pittori che operarono tra il 1855 e il 1874, i quali resero l'impressione visiva dei dipinti attraverso le cosiddette macchie di colore.
Accanto a Giovanni Fattori spiccarono nomi illustri come Telemaco Signorini, Silvestro Lega, Vincenzo Cabianca, Giuseppe Abbati, Cristiano Banti e vari altri nomi importanti. La corrente macchiaiola, in seguito, avvicinò numerosi allievi che furono battezzati "Post-Macchiaioli" che pur rifacendosi ai motivi ispiratori e tematici del movimento macchiaiolo, interpretarono la pittura in modo personale.
Tra essi Giovanni Bartolena e Mario Puccini spiccarono fra tutti per le loro origini livornesi ma Adolfo, Angiolo e Ludovico Tommasi, Cesare Ciani, Llewelyn Lloyd, Plinio Nomellini, Oscar Ghiglia, Ulvi Liegi, Eugenio Cecconi e vari altri immortalarono Livorno, il suo mare e la sua campagna toscana in migliaia di dipinti oggi d'inestimabile valore.
Da questi due movimenti nacque a Livorno la "Scuola Labronica del Novecento", più vicina ai nostri tempi ma importantissima per quel filo pittorico ottocentesco. Parliamo di pittori come Renato Natali, Gino Romiti, Cafiero Filippelli, Mario Borgiotti, Benvenuto Benvenuti, Lando Landozzi, Gastone Razzaguta, Renuccio Renucci, Giovanni Zanacchini, Giovanni March, Giovanni Lomi, Corrado Michelozzi, Raffaello Gambogi, Carlo Domenici, Mario Cocchi e Alfredo Baracchini.
Oggi i vari Madiai, De Rosa, Pelagatti, Volpe, Gio di Batte, Fremura, Cavallini, Martini, Mataresi, e vari altri validi artisti come Stefano Ballantini, Tiziana De Felice oltre agli scomparsi Guido Guidi, Voltolino Fontani, Alvaro Danti, GioBatta Lepori, Masaniello Luschi, Basso Ragni, Ghigo Tommasi, Piero Vaccari mantengono vivo e fervente l'interesse del pubblico verso la città di Livorno ma soprattutto verso la pittura.
Con il nome Macchiaioli furono chiamati quella schiera di pittori che operarono tra il 1855 e il 1874, i quali resero l'impressione visiva dei dipinti attraverso le cosiddette macchie di colore.
Accanto a Giovanni Fattori spiccarono nomi illustri come Telemaco Signorini, Silvestro Lega, Vincenzo Cabianca, Giuseppe Abbati, Cristiano Banti e vari altri nomi importanti. La corrente macchiaiola, in seguito, avvicinò numerosi allievi che furono battezzati "Post-Macchiaioli" che pur rifacendosi ai motivi ispiratori e tematici del movimento macchiaiolo, interpretarono la pittura in modo personale.
Tra essi Giovanni Bartolena e Mario Puccini spiccarono fra tutti per le loro origini livornesi ma Adolfo, Angiolo e Ludovico Tommasi, Cesare Ciani, Llewelyn Lloyd, Plinio Nomellini, Oscar Ghiglia, Ulvi Liegi, Eugenio Cecconi e vari altri immortalarono Livorno, il suo mare e la sua campagna toscana in migliaia di dipinti oggi d'inestimabile valore.
Da questi due movimenti nacque a Livorno la "Scuola Labronica del Novecento", più vicina ai nostri tempi ma importantissima per quel filo pittorico ottocentesco. Parliamo di pittori come Renato Natali, Gino Romiti, Cafiero Filippelli, Mario Borgiotti, Benvenuto Benvenuti, Lando Landozzi, Gastone Razzaguta, Renuccio Renucci, Giovanni Zanacchini, Giovanni March, Giovanni Lomi, Corrado Michelozzi, Raffaello Gambogi, Carlo Domenici, Mario Cocchi e Alfredo Baracchini.
Oggi i vari Madiai, De Rosa, Pelagatti, Volpe, Gio di Batte, Fremura, Cavallini, Martini, Mataresi, e vari altri validi artisti come Stefano Ballantini, Tiziana De Felice oltre agli scomparsi Guido Guidi, Voltolino Fontani, Alvaro Danti, GioBatta Lepori, Masaniello Luschi, Basso Ragni, Ghigo Tommasi, Piero Vaccari mantengono vivo e fervente l'interesse del pubblico verso la città di Livorno ma soprattutto verso la pittura.
16
giugno 2006
Il Movimento Labronico: Primo e Secondo Novecento
Dal 16 giugno al 12 settembre 2006
arte contemporanea
Location
GAMEC CENTROARTEMODERNA
Pisa, Lungarno Mediceo, 26, (Pisa)
Pisa, Lungarno Mediceo, 26, (Pisa)
Orario di apertura
10-12,30/16,30-19,30 (feriali); chiuso lunedì mattina domenica telefonare
Vernissage
16 Giugno 2006, ore 21.30
Curatore