Gaetano Buttaro, Nature/Texture

Avventure d’aria e natura

di Isabella Falbo

Progetti a misura di natura, così le 12 opere di Gaetano Buttaro presenti in Nature/Texture appaiono allo spettatore.

Attraverso un percorso simbolico per immagini, teso ad indagare un rinnovato bisogno di contatto con la natura per la salvaguardia dell’uomo, l’artista sviluppa la relazione tra il suo corpo, trasformato in entita’ non piu’ tanto fisica quanto spirituale, con la luce, l’acqua e la vegetazione, in un avventuroso gioco di mimesi.

Congelato dentro una foglia in 1 gennaio, immerso da una coltre di parole scritte in 2 Febbraio, tra i fili d’erba come metafora del risveglio in 3 marzo, in fase embrionale come rappresentazione della formazione di nuova vita in 4 aprile, in crescita e trasformazione come un nuovo ramo di albero in 5 maggio, come dono d’abbondanza in 6 giugno, come schiuma marina in 7 luglio, come entità divina in 8 agosto, come un ultimo raggio di sole in 9 settembre, in ascesa verso il cielo in 10 ottobre, come rappresentate della sofferenza per la fine in 11 novembre, come elemento celebrativo in 12 dicembre.

In questo nuovo ciclo di lavori la “dualità” distintiva e caratterizzante la pratica artistica di Gaetano Buttaro si concretizza nel rapporto uomo/natura, sotto forma di un “dialogo” che riesce a comunicare ai 5 sensi.

L’impatto tra gli elementi è minimizzato da una logica di scambio simbiotico tra essere umano e ambiente naturale che sembra rispondere ad una rinnovata esigenza di ritorno alla “naturalità”; L’uomo contemporaneo è quotidianamente bombardato da imput ma non si è evoluto abbastanza in fretta per riuscire ad affrontare un assalto di questa portata.

Attraverso questo ciclo di opere la ricerca di Gaetano Buttaro si trova inoltre in linea al “big issue” relativo alle problematiche legate all’inquinamento atmosferico, acustico e sensoriale e sembra ricollegarsi a principi dell’ architettura compatibile con la natura e con l’uomo, di diffusione globale.