Si tratta di 35 opere realizzate da Riccardo Dalisi negli ultimi due anni di attività, nell’ambito del progetto “Progettazione e Compassione”, attuato presso la Basilica di Santa Maria della Sanità coinvolgendo i bambini del quartiere in un laboratorio di creazione artistica attraverso il reimpiego di materiali poveri: …il lavoro con i bambini perché scatti in loro e tramite loro, nel quartiere, un modo di essere nel mondo fiducioso, fattivo, valido, culturalmente rinnovantesi. È la nostra principale finalità. (R. Dalisi)

Con questo nuovo appuntamento, organizzato in collaborazione con “Oltre il Chiostro – Associazione di Persone e Progetti” e col patrocinio del “F.E.C. – Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno”, si delineano ulteriormente gli obiettivi che il Complesso Museale di Santa Chiara si è da tempo prefissato: promuovere il patrimonio monumentale del centro storico di Napoli nell’ottica della valorizzazione di un territorio che, come quello della Sanità, è spesso teatro di tragici fatti di cronaca, ma è dotato di un’enorme ricchezza umana e sociale che attende solo opportunità che la valorizzino. La possibilità che si crei, con l’esempio della Basilica della Sanità, un precedente per altre chiese…alimenta la speranza e l’auspicio che tutte le comunità cristiane ripristino quanto prima il loro antichissimo ruolo di essere dapprima promotori e poi custodi di storia ed arte. (Antonio Loffredo, Parroco di S. Maria della Sanità)

I lavori in mostra, disposti nei viali del Chiostro Maiolicato e nelle sale espositive del Museo dell’Opera, si caricano di nuovo fascino in un allestimento che gioca su assonanze e contrasti tra le forme monumentali e variopinte del maestro e le molteplici testimonianze figurative presenti nel sito di Santa Chiara. Lungo il percorso espositivo si dipanano alcune delle tematiche più ricorrenti nella produzione del maestro: opere di argomento sacro che rivisitano l’iconografia cristiana, dalle Madonne col Bambino alla Via Crucis, opere a soggetto profano, come arcani guerrieri o personaggi giocosi, opere di tematica più intimistica che evocano la tenerezza del rapporto madre-figlio o la magia del legame d’amore. Tutte sono accomunate da profondo lirismo e potente suggestione evocativa: le installazioni di Dalisi sembrano collocarsi proprio accanto a noi, restringendo spazi di lontananza emotiva, senza intermediazioni altrui ed accademiche, avvicinando il loro mondo al nostro in un abbraccio di forme materialmente intessute di vita, ma tanto eteree da sembrarci finora sconosciute. (Giuseppe Reale, Presidente Complesso Museale di Santa Chiara).