La comunicazione proporrà una bozza che mirà ad affrontare il problema della domanda del corpo e del gesto nel "Pathosformale" del lamento. Partiremo da elementi psicanalitici per interrogarci sulle scelte estetiche di una Pietà contemporanea, dovuta a Pascal Convert (scultura di cera minima ispirata ad una fotografia celebre scattata in Kosovo da Georges Mérillon). Proveremo a fare emergere la nozione di sepoltura sensoriale a partire dal trattamento negativo, per Convert, dalle mani dei personaggi che si muovono intorno al morto che si piange. Proveremo a definire ciò che può essere un gesto che sopravvive.



Georges Didi-Huberman. Nato nel 1953. Filosofo e grande storico dell'arte, insegna all' École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi. Ha pubblicato una trentina di opere sulla storia e la teoria delle immagini. Ha soggiornato a Roma (Accademia di Francia), a Firenze (Villa I Tatti-Harvard University Center for Italian Renaissance Studies), a Londra (Institute of Advanced Study, Warburg Institute). Ha insegnato in diverse università straniere: Johns Hopkins, Northwestern, Berkeley, Courtauld Institute, Berlino). Ha ricevuto lo Hans-Reimer-Preis dell'Aby-Warburg-Stiftung di Amburgo. Ha diretto diverse esposizioni tra cui L’Empreinte al Centro Georges Pompidou (Parigi, 1997) e Fables du lieu allo Studio National des Arts contemporains (Tourcoing, 2001).