E’ il senso di un’antica salentinità, quella che emerge dai dipinti di Mimino Profilo, pittore che ben prima delle modistiche pizziche tarantate, affondava le proprie radici nella ricerca musicale popolare salentina.
Il suo è un immaginario che doveva apparire magico agli occhi di chi sanava i taratati, nelle realtà subrurali di questa terra scheggia di un oriente italico.
La scienza antropologica di Ernesto De Martino tentò, anni or sono, di dare spiegazioni logiche ad un fenomeno che era bello e drammatico nello stesso tempo.
Ma rischiò di rovinare tutto quanto era stato costruito dalla magica saggezza contadina.
Il Profilo, dalle ricerche musicali popolari e dai racconti di uomini di un tempo trascorso, ha tratto sonorità coloristiche deliziose, mettendo insieme alla sua preziosa esperienza di artista, cifre stilistiche che fanno pensare a un giovane Lorenzo Vespignani e a un grande del Salento Oronzo Castelluccio.
Tutto questo con grande intelligenza e capacità senza rimaner vittima di bislacche copiature.
Nei lavori di Mimino Profilo l’aria del Salento si respira tutta.
Prof. Massimo Marangio
