Nell'affascinante contesto monumentale del Castel dell'Ovo, autentico gioiello della città di Napoli, si inaugurerà giovedì 29 giugno alle ore 19.00 la mostra personale dell'artista greco GIORGIO OIKONOMOY "L'identità spirituale nel classicismo mediterraneo".
L'esposizione è patrocinata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli e dal
Consolato Generale di Grecia a Napoli.
Il catalogo della mostra con la presentazione di Vittorio Sgarbi, riunisce l'insieme delle opere di questa esposizione, ed altre significative che hanno tutte insieme rappresentato il pensiero dell'artista in importanti recenti personali in Italia e all'estero.
Oikonomoy nasce ad Atene nel 1947, dopo gli studi classici si trasferisce in Italia e si laurea in Architettura. Vive e lavora a Genova, da dove negli anni, tramite la propria poliedricità creativa, ha sviluppato un intenso dialogo con il mondo dell'arte.
Alcuni esempi indicativi delle sue numerose realizzazioni: il Monumento bronzeo "Per la
Pace" collocato nel centro storico di San Marino, i francobolli in occasione dell'Anno Internazionale della Gioventù, la più grande vetrata cattedrale a campata continua, presso la chiesa di Montesignano a Genova, Mostra a Palazzo Reale di Abu Dhabi, esegue i ritratti del presidente degli Emirati Arabi Sheik Zaid Abu Najad, della S.E. Cardinale Canestri di Genova, della S.E. Cardinale Tettamanzi.
Realizza la grande scultura "Giannina Gaslini" presso l'omonimo ospedale pediatrico di
Genova, i manifesti mondiali UNICEF, Artista dell'UNICEF, disegna l'euro su invito CEE, suo il monumento "Ai valori della solidarietà" scultura in bronzo collocata presso la fondazione Giosuè Signori. Numerose le esposizioni nel nostro paese e nel mondo, non ultima la grande mostra di Atene presso la Pinacoteca "Melina Mercuri" in occasione delle Olimpiadi 2004, e la successiva di Venezia presso il complesso gotico della "Scuola Grande di San Giovanni Evangelista". Le sue opere sono ospitate in diverse collezioni pubbliche e private.
Napoli ha già visto le opere di Oikonomoy, alla splendida grande mostra collettiva del
Palazzo Reale "I GIOCHI OLIMPICI" del 2003, e durante l'affascinante manifestazione della piazza del Gesù a Napoli "Parthenope e Parthenone", in occasione del passaggio della fiamma Olimpica da Roma nel 2004.
Oggi questa mostra a Castel dell'Ovo è un suo ritorno "trionfale" verso la "sua" Napoli come ebbe lui stesso a dire in occasione della sua ultima visita nella nostra città, lo scorso 20 maggio per ricevere il prestigioso premio "Sebetia-Ter" per la pittura presso il Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli. Infatti, Oikonomoy riconosce in Napoli odierna sopravvivenze di identità culturali con la Grecia classica, identifica atmosfere, drammaticità, teatralità, ironia e nell'impossibilità di una alternativa alle condizioni sociali, l'inevitabile istituzione filosofica del concetto della sorte. Ed è questa la memoria storica che trasudano i muri del centro storico di Napoli, e come scrive Vittorio Sgarbi nel catalogo della mostra ... «che la perdita della testimonianza materiale finisca per incidere sulla permanenza della Memoria Storica e che tale perdita possa compromettere il riconoscimento della nostra stessa identità culturale. Per essere moderni bisogna conservare: è questo il messaggio altamente civile che proviene dalle opere di Oikonomoy, non solo elogiativo della tradizione classica, ma criticamente volto al recupero di un rapporto diretto con il nostro passato, nella coscienza della sua diversità, ma anche della sua necessaria conciliabilità con il presente»