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Gianfranco Giannoni – Soggetti smarriti
dipinti
Comunicato stampa
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La Galleria FUORILUOGOè il contenitore espositivo di Matithyáh - Servizi per l’Arte.
La sua ubicazione al primo piano fa di questo spazio un luogo dove poter contemplare l’arte fuori dai soliti schemi convenzionali, uno spazio ove potersi confrontare con le opere; specialmente per la mostra in oggetto, che richiede una lettura attenta per la peculiarità dei dipinti, di grandi dimensioni e di numero limitato. Scelta intenzionale per meglio leggere e comprendere l’analisi di un viaggio interiore attraverso il soggetto-uomo in cerca di se stesso.
“Soggetti smarriti in cerca d’autore… personaggi e non persone. Il titolo e il sottotitolo della mostra di Giannoni servono come orientamento nella scelta di definire i protagonisti dei dipinti, individui, e quindi soggetti, in un divenire oggetto di una società animata da un senso desolato della vita che partecipa in maniera attiva alla distruzione della personalità umana, alla negazione del suo spirito più intimo. Queste raffigurazioni poggiano in gran parte sullo scontro tra due logiche: quella imposta dalla vita quotidiana, superficiale e fittizia, e quella che ciascuno si porta nell’anima, in comunione con la propria pena. Possiamo trovare un’assonanza tra “Soggetti smarriti, personaggi in cerca d’autore” e la commedia pirandelliana “Sei personaggi in cerca d’autore”, in tutti e due emerge l’esistenza di individui sperduti, ma nati vivi e desiderosi di trovare qualcuno che possa permettere loro di essere rappresentati ed entrare nell’arte, come se pregassero, attraverso un grido di dolore, l’artista di ascoltarli e mettere il loro dramma su tela. L’uomo diviene oggetto, quindi un vinto, la personalità diventa puro sogno; è un sogno camminare liberamente in una grande città senza essere sopraffatti e vinti dal senso ignoto dell’angoscia; è un sogno credere di poter comprare la felicità anche a caro prezzo; è un sogno essere sempre sulla cresta dell’onda come veri protagonisti della scena; è un sogno far valere le proprie idee anche se contrarie e lontane dal sentimento e dal senso comune; è un sogno sperare che la bellezza sia eterna e che non appassirà mai.
I Soggetti smarriti cercano un autore, perché vogliono per una buona volta essere sistemati da qualcuno in una visione chiara dell’esistenza, vogliono che il loro dramma abbia una giustificazione. Ma un autore non lo trovano, trovano artisti, intellettuali che tentano di sistemarli nella sfera dell’arte, senza riuscirvi peraltro mai del tutto, ed infine ognuno resta col proprio irrazionale dolore. (Elisa Bini)
La sua ubicazione al primo piano fa di questo spazio un luogo dove poter contemplare l’arte fuori dai soliti schemi convenzionali, uno spazio ove potersi confrontare con le opere; specialmente per la mostra in oggetto, che richiede una lettura attenta per la peculiarità dei dipinti, di grandi dimensioni e di numero limitato. Scelta intenzionale per meglio leggere e comprendere l’analisi di un viaggio interiore attraverso il soggetto-uomo in cerca di se stesso.
“Soggetti smarriti in cerca d’autore… personaggi e non persone. Il titolo e il sottotitolo della mostra di Giannoni servono come orientamento nella scelta di definire i protagonisti dei dipinti, individui, e quindi soggetti, in un divenire oggetto di una società animata da un senso desolato della vita che partecipa in maniera attiva alla distruzione della personalità umana, alla negazione del suo spirito più intimo. Queste raffigurazioni poggiano in gran parte sullo scontro tra due logiche: quella imposta dalla vita quotidiana, superficiale e fittizia, e quella che ciascuno si porta nell’anima, in comunione con la propria pena. Possiamo trovare un’assonanza tra “Soggetti smarriti, personaggi in cerca d’autore” e la commedia pirandelliana “Sei personaggi in cerca d’autore”, in tutti e due emerge l’esistenza di individui sperduti, ma nati vivi e desiderosi di trovare qualcuno che possa permettere loro di essere rappresentati ed entrare nell’arte, come se pregassero, attraverso un grido di dolore, l’artista di ascoltarli e mettere il loro dramma su tela. L’uomo diviene oggetto, quindi un vinto, la personalità diventa puro sogno; è un sogno camminare liberamente in una grande città senza essere sopraffatti e vinti dal senso ignoto dell’angoscia; è un sogno credere di poter comprare la felicità anche a caro prezzo; è un sogno essere sempre sulla cresta dell’onda come veri protagonisti della scena; è un sogno far valere le proprie idee anche se contrarie e lontane dal sentimento e dal senso comune; è un sogno sperare che la bellezza sia eterna e che non appassirà mai.
I Soggetti smarriti cercano un autore, perché vogliono per una buona volta essere sistemati da qualcuno in una visione chiara dell’esistenza, vogliono che il loro dramma abbia una giustificazione. Ma un autore non lo trovano, trovano artisti, intellettuali che tentano di sistemarli nella sfera dell’arte, senza riuscirvi peraltro mai del tutto, ed infine ognuno resta col proprio irrazionale dolore. (Elisa Bini)
29
giugno 2006
Gianfranco Giannoni – Soggetti smarriti
Dal 29 giugno al 20 luglio 2006
arte contemporanea
Location
FUORI LUOGO – MATITHYAH
Pontedera, Via Della Misericordia, 22, (Pisa)
Pontedera, Via Della Misericordia, 22, (Pisa)
Orario di apertura
dal Lunedì al Venerdì 10/12.30 - 17/19.30 sabato mattina su appuntamento – Martedì e Giovedì (anche orario serale) 21.30/23
Vernissage
29 Giugno 2006, ore 21,30
Autore