Il prossimo 15 settembre la galleria GAV presenterà le più recenti opere realizzate dall’artista milanese. Lavori che proseguono la ricerca informale che Failla porta avanti fin dagli esordi attraverso l’utilizzo e la sperimentazione di materiali diversi: smalti, terre, stucchi, ossidi, polveri di marmo. Un percorso pittorico caratterizzato dall’analisi del rapporto tra materia e gesto e dall’utilizzo di simboli elaborati sino a divenire un diario privato, intimo e sospeso che racconta una nuova e personale visione. Anche i materiali fanno parte di questi percorsi della memoria: pezzi di legno trovati sul cammino, superfici che appartenevano ad oggetti che non sono più, tavole del passato che rivivono e ridiventano attuali come tracce dell’esperienza. Una ricerca di simboli, segni, parole e materia che risuonano vagamente come echi d’oriente.
Le opere di questa mostra sono pensate e ideate nell’intimità di un sottoscala, un piccolo studio nel quale filtra una luce capace di evocare la vastità di un viaggio nell’esistenza, una luce pregna di memorie e visioni che si riflettono evanescenti nei quadri: immagini della mente e del cuore che appaiono e scompaiono tra la densità della materia.