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Willy Verginer – I conquistatori dell’inutile
Il titolo è tratto da un libro scritto dal celebre alpinista francese Lionel Terray, pubblicato per la prima volta nel 1961. Protagonista è la montagna, il coraggio, il confronto tra l’uomo e la natura. Una narrazione coinvolgente, una percezione inusuale della scala dei rapporti tra uomo e spazio
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Milano, la galleria Il Castello, dal 12 ottobre al 26 novembre, inaugura I conquistatori dell’inutile, mostra personale di Willy Verginer.
Il titolo è tratto da un libro scritto dal celebre alpinista francese Lionel Terray, pubblicato per la prima volta nel 1961. Protagonista è la montagna, il coraggio, il confronto tra l’uomo e la natura. Una narrazione coinvolgente, una percezione inusuale della scala dei rapporti tra uomo e spazio.
La stessa tensione, la sfida con la natura, il legame con il territorio, con la propria terra d’origine, sono elementi che ritroviamo nelle sculture dell’artista altoatesino presenti in esposizione. Legato alla tradizione artistica locale, fedele a un unico materiale - il legno - Verginer ha saputo realizzare una scultura figurativa contemporanea densa di emozioni.
Le sue immagini sono immediate. Uomini e donne sono come congelati in un posa precisa, osservano qualcosa di fronte a loro, spesso un pannello colorato appeso al muro. Alcune parti del corpo – le braccia, il busto, gli occhi – sono colorate in maniera decisa. L’espressività dei volti è inquietante ed enigmatica. Nonostante il virtuosismo plastico e l’eleganza compositiva, l’interpretazione rimane dubbiosa, la narrazione è solo sussurrata. Per mezzo di un vocabolario essenziale l’artista compie una sorta di astrazione della realtà.
Il paradigma linguistico si avvicina al concettuale, gioca sulla percezione fisica e psichica tra soggetto e oggetto, tra spettatore e opera d’arte. L’ispirazione di Verginer si avvicina alle esperienze caratteristiche della Land Art, non per gli interventi realizzati direttamente sul paesaggio, quanto per la percezione e l’interazione con la natura, per il recupero di sensazioni elementari arcaiche, per quella stessa presa di coscienza.
L’esposizione, organizzata da Adriano e Marcello Conte, è corredata da un catalogo a cura di Luca Beatrice.
Il titolo è tratto da un libro scritto dal celebre alpinista francese Lionel Terray, pubblicato per la prima volta nel 1961. Protagonista è la montagna, il coraggio, il confronto tra l’uomo e la natura. Una narrazione coinvolgente, una percezione inusuale della scala dei rapporti tra uomo e spazio.
La stessa tensione, la sfida con la natura, il legame con il territorio, con la propria terra d’origine, sono elementi che ritroviamo nelle sculture dell’artista altoatesino presenti in esposizione. Legato alla tradizione artistica locale, fedele a un unico materiale - il legno - Verginer ha saputo realizzare una scultura figurativa contemporanea densa di emozioni.
Le sue immagini sono immediate. Uomini e donne sono come congelati in un posa precisa, osservano qualcosa di fronte a loro, spesso un pannello colorato appeso al muro. Alcune parti del corpo – le braccia, il busto, gli occhi – sono colorate in maniera decisa. L’espressività dei volti è inquietante ed enigmatica. Nonostante il virtuosismo plastico e l’eleganza compositiva, l’interpretazione rimane dubbiosa, la narrazione è solo sussurrata. Per mezzo di un vocabolario essenziale l’artista compie una sorta di astrazione della realtà.
Il paradigma linguistico si avvicina al concettuale, gioca sulla percezione fisica e psichica tra soggetto e oggetto, tra spettatore e opera d’arte. L’ispirazione di Verginer si avvicina alle esperienze caratteristiche della Land Art, non per gli interventi realizzati direttamente sul paesaggio, quanto per la percezione e l’interazione con la natura, per il recupero di sensazioni elementari arcaiche, per quella stessa presa di coscienza.
L’esposizione, organizzata da Adriano e Marcello Conte, è corredata da un catalogo a cura di Luca Beatrice.
12
ottobre 2006
Willy Verginer – I conquistatori dell’inutile
Dal 12 ottobre al 26 novembre 2006
arte contemporanea
Location
IL CASTELLO ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Milano, Via Brera, 16, (Milano)
Milano, Via Brera, 16, (Milano)
Orario di apertura
lunedì 15.00 / 19.00; dal martedì al sabato: 10.30-14.00 / 15.00-19.00
Vernissage
12 Ottobre 2006, ore 18
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