Sabato 2 settembre alle ore 19,00 sarà inaugurata presso il FRAC – Fondo Regionale d’Arte Contemporanea di Baronissi - la personale di Pasquale Petrucci dal titolo Nuraghe Contemporanee. In mostra all’incirca una trentina di opere di grande e medio formato appartenenti all’omonimo ciclo cui l’artista ha dato vita a partire dal 2004. Si tratta per Petrucci, salernitano, diplomato anni orsono in Scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, quasi al suo esordio espositivo nel proprio territorio d’origine, di un singolare lavoro di ricerca. Omogeneamente e quasi ossessivamente l’intero ciclo propone infatti l’immagine di un’iconografia urbana, quella assimilabile ai cosiddetti cimiteri delle auto che occupano spazi periferici della città con cataste, accartocciate, di veicoli. Sono immagini, frutto di elaborazioni digitali, che egli propone con il senso di una fissità fotografica, ma soprattutto rispolverando alla memoria la prospettiva offerta da quelle rigide costruzioni, le nuraghe, da cui il titolo derivato al ciclo. “Nuraghe contemporanee”, dunque, sul cui taglio di immobilità interviene il fascino subito dalla corrente metafisica che lo stesso artista richiama più volte come motivo ispiratore delle sue creazioni. Una pittura metafisica da considerare «a livello – scrive Ada Patrizia Fiorillo nel testo in catalogo – di suggestione, dal momento che va scorta, al contrario, nei suoi dipinti un’originale capacità di rapportarsi al quotidiano, di coglierne l’inquietudine, il disagio, le tensioni che accompagnano non solo la propria, ma una moltitudine di esistenze. In qualche modo Petrucci - continua il critico - rivolge la propria attenzione ad un “paesaggio” che il XX secolo ci ha restituito come immagine tecnologica ed urbana, concentrandosi su un frammento di esso, nel quadro di una più generale indeterminatezza che vuole ormai, fino ai nostri giorni, completamente disgregata la possibilità di disegnare del reale un’immagine unitaria o quanto meno coerente allo sviluppo della storia umana».

In mostra, a delineare questi «paesaggi della mente», l’artista propone con le “fotocomposizioni” ottenute dalla sola elaborazione digitale e le tecniche miste (amalgama di fotografia e colori ad olio), anche una serie di lavori recenti in cui torna ad essere prevalente la pittura, esercizio di partenza dell’esperienza creativa di Petrucci. La copia del catalogo ufficiale è stata istallata sul sito internet www.pasqualepetrucci.it .