Le nuvole, nelle loro innumerevoli declinazioni, sono protagoniste indiscusse della mostra che vede esposte opere di maestri italiani e russi trattati in permanenza dalla Galleria d’Arte Pirra.

Nel palcoscenico senza limiti del cielo, le nuvole sono soggetto del quadro e allo stesso tempo simbolo della “flessibilità” e della forza libera dell’arte. Nuvole solitarie o che si rincorrono giocosamente, inconsistenti e vaporose, nuvole minacciose, opprimenti ed inquietanti, con il loro peso fatto di nulla e la loro forma fatta di aria, inserite in paesaggi dagli orizzonti aperti o “incastrate” in cieli immobili .

Tra gli artisti russi in mostra ricordiamo i fratelli Tkacev, Dmitrij Kosmin, Georgij Moroz, Leonid Vaichlia e Nikolayj Latyshenko; tra gli italiani Edgardo Corbelli e Fernando Farulli, pittore fiorentino (1923-1997; Biennale di Venezia nel 1952) dalle violente dissonanze cromatiche e dalle larghe campiture di colore.