Una rivisitazione del significato del tempo è al centro di Kronos, un’esposizione d’arte contemporanea firmata nocolo Studio, che inaugurerà sabato 2 settembre Itaca - Festival di video teatro e altri racconti. L’evento, giunto alla sesta edizione, si aprirà alle 20.30 a Bastione Santa Croce e proseguirà fino a venerdì 9 settembre.

La mostra, realizzata da noloco Studio in collaborazione con l’associazione Toni Corti, è curata da Simone Falso e organizzata da Monia Campilii. Le opere e le installazioni degli artisti creano un percorso all’interno del Bastione che accompagna gli spettatori in una sempre diversa visione del tempo, anticipando i temi delle proiezioni del Festival.

L’opera Settore 11 di Enrica Cavarzan rimette in luce i medioevali cunicoli sotterranei di Padova, per mostrare nuove tracce dalle quali, a partire dal Bastione, è possibile muoversi. I lavori “aerei” di Pietro Mele e di Gabriele Tiveron accompagnano all’ingresso la visuale, dando una percezione di leggerezza della storia, il suo poter essere mobile e allo stesso tempo essere intesa come ripetibile e circolare. Il tempo, nella video installazione di Pietro Mele si ripete in un loop alternando immagini della natura a quelle della tecnica. Gabriele Tiveron elabora invece vecchi film degli anni ‘70 nei quali compaiono voli aerei.

Kronos presenta anche delle performance di Giacomo Sacenti e di Annegaelle Thiriot, oltre a diaproiezioni a fuoco mobile di Fedra Boscaro e ad audio-installazioni di Chiara Destro. Daniela Manzolli propone una riflessione sullo scorrere del tempo che diventa ricordo con un’installazione nella quale riempie uno dei cunicoli medioevali del bastione con palline di naftalina. Annapaola Passarini elabora immagini cinematografiche per realizzare dei graffiti sulle pareti.

“Il tempo inteso come Kronos e' l’idea arcaica e occidentale del tempo pensato come durata, come spazio tra un inizio e una fine, tra due punti, tra la nascita e la morte - spiega Falso - La mostra rimette in discussione l’idea del tempo come fatto cronologico, ponendo la storia e i suoi effetti come questioni contemporanee”.