Le foto presentate in questa mostra sono state realizzate da Tuliozi a Tokyo nell’aprile del 2005; gran parte sono tate scattate nel mercato ittico di Tsukij, che è il più grande del mondo.

Non si tratta però di un reportage: Tuliozi ha voluto in qualche modo isolare singoli elementi, astrarli dal contesto, componendo così non già un’operazione di documentazione, bensì un catalogo di suggestioni di forte impatto formale.

Ciò che attrae l’autore e il segno, la composizione dell’immagine.

Allo stesso tempo risulta affascinante il forte contrasto fra l’aspetto formale composto, regolare, “pulito”, con la rappresentazione dei tranci e del sangue.

Atteggiamento, quello di Tuliozi, che si può ben definire “giapponese” nel suo approccio che scova la bellezza e la pace in un contesto inaspettato.

E poi c’è l’uomo. Gli uomini: primi piani, ancora una volta decontestualizzati, che sono necessari per suggerire l’unità di fondo, l’unità della natura.

Contemporaneamente alla mostra di Modena Tuliozi è presente a Carrara dove, nell’ambito del Carrara Festival “Con-Vivere” presenta ritratti di coppie formate da cittadini carraarini ed extracomunitari.