Album di famiglia
L'arte figurativa, che per ciò che è dato di conoscere nasce con i graffiti, ha tra le sue funzioni più remote e profonde, il compito di rappresentare il mondo nel suo flusso quotidiano. Un flusso fatto di persone, di cose e di luoghi. Un flusso che tutti chiamano realtà ma che poi, di fatto, è ben difficile far convergere in una definizione univoca o, per cos' dire, priva d'equivoci. L'artista, forse, è proprio colui in grado, più d'ogni altro, di cogliere gli aspetti più significativi di tal realtà e a riuscire a fermare l'attimo, per restituirlo alla storia attraverso un'icona. E' sua la capacità di catturare l'essenza della vita e raffigurarla in un sol corpo, in un'immagine. In Album di famiglia - una collezione di ritratti di personaggi pescaresi contemporanei che da circa un anno il celeberrimo Pablosax, artista storico del capoluogo adriatico, si dedica e che propone come stickers-art - c'è esattamente tutto ciò, l'essenza della Pescara dell'ultimo ventennio. Pablo, da sempre dedito alla pittura ed alla scultura di scenari marini surreali e parossistici, si trasforma donandoci una produzione, oserei dire, fumettistica incentrata sull'identità storica della città stessa, quasi a voler dar credito alle parole di Massimo Pamio che di lui dice: "...Mi sono chiesto se la città di Pescara potesse avere un senso senza Pablosax; la mia risposta è stata no! Per i seguenti motivi: Pablosax è un'istituzione, e a Pescara le istituzioni sono latitanti. Pablosax è metà carne e metà pesce, mentre Pescara è una città nè carne nè pesce. Pablosax ha 5 spiriti: quello della carne, della mente, dell'anima, del cuore e il pranico; Pescara ha solo quello commerciale...". Fatto è che il nuovo lavoro di Pablosax, ricolmo di un'impareggiabile ironia, a volte portata al limite del dileggio e del sarcasmo, rappresenta senz'altro un pezzo di storia della nostra città ed era doveroso cristallizzarne, in una mostra, la memoria.

Luigi Pagliarini