Qual è l’ispirazione dell’arte contemporanea? E’ l’esperienza della vita di ogni giorno o della realtà mediale? O è anche la struttura della società, l’economia, i sistemi compiuterizzati o la comunicazione? Una classifica delle metodologie pittoriche contemporanee non si basa più necessariamente su ciò che è “astratto o figurativo”. Il processo di astrazione oggi fa spesso uso della figurazione come punto di partenza, che verrà successivamente sviluppato e la rappresentazione delle realtà digitali, in termini di approccio pittorico tradizionale, potrebbe svilupparsi in parte in modo astratto. Spesso, attraverso l’uso della tecnica del collage e l’adattamento di strategie prese dalla musica, elementi sia astratti che figurativi si incontrano su un’unica tela.

A cosa sono interessati oggi gli artisti? Alla realtà o al sistema di segni, simboli e strutture? O piuttosto all’analisi della coerenza e delle interruzioni del nostro sistema cognitivo?
Prendendo in considerazione la pittura contemporanea e i suddetti quesiti sembra scontato intuire chi si trova da una parte o dall’altra e quale posizione occupa all’interno dello schema. Le percezioni della realtà possono causare qualcosa simile alle immagini sfocate prese dai fermi immagine di film dipinti, successivamente, da Tom Fabritius o, al lato opposto, alle scene piuttosto surreali di una “Commedia Umana”, presentata dall’artista Eckehard Fuchs. Le costruzioni astratte possono derivare dalla distorsione di immagini fotografiche, come nel lavoro di Joerg Scheibe o possono essere composte, come nei dipinti di Markus Draper, sviluppate partendo dai collage e inserite nelle installazioni.

Otto pittori della prima generazione di artisti formati nella Germania unificata degli anni Novanta presso l’Accademia di Dresda e Lipsia rappresentano otto posizioni artistiche individuali e otto diversi modi di approccio con la pratica pittorica contemporanea – sia dal punto di vista stilistico che dell’interesse e dell’immaginazione.