Milano a settembre quando si riempe di nuovo di gente, di macchine e di rumore anche la stagione espositiva riapre.

Ed è proprio sulla città di Milano che Massimiliano Alioto dedica i suoi ultimi lavori esposti presso l’Associazione Contemporaneamente. Grandi olii nei quali Milano si presenta come una città vuota, senza gente, senza macchine, quasi come immagini di un sogno, di un ricordo. L’artista fa uso di inquadrature fotografiche, nelle quali l’architettura dei palazzi e delle strade diventano protagoniste, lasciando che quello che le circonda abbia quasi un’aura onirica e incerta.

Le vie e le strade scelte da Alioto sembrano a prima vista luoghi sconosciuti, non riconoscibili neanche dal titolo, che è per tutte le opere “Milano a colori”, diventando così una reinterpretazione molto personale dei punti nevralgici di questa città.

Il rapporto tra Milano e Massimiliano Alioto viene riassunto nelle parole dell’artista:

“Milano è una città bellissima, affascinante, ricca di storia e d’iniziative, c’è tanto da fare, da vedere, sopratutto è attenta al mondo dell’arte. Frequentare Milano mi dà sempre molti stimoli ed è stata una tappa fondamentale nel mio processo di maturazione. È una metropoli come Parigi, Londra, New York, Tokio, Roma, Berlino, dove puoi confrontarti con tantissime realtà, stare nel caos e allo stesso tempo sentire la solitudine più assoluta, ti sottopone a una miriade d’emozioni, ci sono gli eccessi e le vie di mezzo.

Con questa mostra non voglio descriverla ma rendere omaggio a un luogo che rispetto e che mi ha conquistato, per questo: “Milano a colori”.

Il catalogo, edito da Publi Paolini verrà accompagnato da un’intervista di Emma Gravagnuolo.