Elisabetta Di Dio Russo ha una duplice vita, infatti si divide tra la pittura e il giornalismo che la vede critico musicale e televisivo per diverse testate.

Le sue opere, in tutta la loro indiscussa originalità, hanno un tenue filo conduttore che le legano nel profondo ad alcuni grandi amori: Botticelli con le sue fanciulle dai lunghi capelli inghirlandati di fiori, le composizioni panteiste e bizzarre dell’Arcimboldi e la sublime eleganza di Erté.

I suoi disegni sono curati nei minimi dettagli in modo quasi maniacale: è una continua sfida tra l’artista e l’arte, per questo la sua tecnica preferita è china e pennino. Incessante è poi quella assidua ricerca del “movimento”, dell’armonia in ogni sua opera. Nulla rimane fermo e statico nei suoi disegni, nelle sue composizioni bizzarre fatte di fiori, foglie, occhi, tutto si “muove” in perfetto equilibrio.





Stefano Tessadri è una giovane promessa della musica italiana.

Nato a Milano nel 1974, da adolescente si appassiona agli strumenti musicali (pianoforte, chitarra e fisarmonica principalmente) e dall’età di sedici anni inizia a misurarsi sia con diverse situazioni musicali che con la scrittura dei testi: da subito i riferimenti, le situazioni delle canzoni connotano Stefano nel mondo della canzone d’autore.

Elegante, raffinato sa creare atmosfere uniche.

In equilibrio tra gli influssi di Paolo Conte, Fabrizio De Andrè e Tom Waits, Tessadri riesce a trovare un suo stile, nuovo, puro ed autentico.