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Tommaso Cascella – Teatro Rosssso
Una selezione di opere recenti, che approfondiscono quella sintesi fra astrazione e linguaggi simbolici
Comunicato stampa
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Venerdi 6 ottobre a Roma, alle ore 18.00, si inaugurano due mostre di Tommaso Cascella.
Alla Rosso20sette artecontemporanea i lavori presentati hanno come filo conduttore il colore rosso. Una selezione di opere recenti, che approfondiscono quella sintesi fra astrazione e linguaggi simbolici, che hanno caratterizzato il suo ventennale lavoro di pittura e di scultura. Il rosso romano come omaggio alle visioni di Scipione, rosso di argille, di tramonti, di stendardi dove le sue costruzioni astratte sottendono a simboli universali come segnali alchemici o architetture dagli imprevedibili sviluppi."Simboli e grafie delle cose che vengono da lontano…come quando sui muri si trovano i segni, i colori, le tracce del passato. Segni dipinti e segni ritagliati, superfici materiche e piani lisci, colori primari e vapori di luce: Tommaso Cascella porta il lettore dentro le acrobazie della forma, evocando suoni e parole che il colore racchiude in se stesso, nella tensione verso il silenzio assoluto dell'immagine".
Alla Galleria Giulia le opere esposte vogliono introdurre lo spettatore in una sorta di Teatro dove i quadri fanno da fondale scenico alle sculture di rame.Un gioco di rimandi tra tridimensionalità e superficie, tra segno dipinto e segno plastico. Tutto è giocato nell’uso del colore e della materia dove non esistono veri confini tra pittura e scultura.
Tommaso Cascella nasce a Roma nel 1951.La pittura e la scultura sono per lui linguaggi naturali,
frutto di un’eredità plurigenerazionale. La sua pittura è incline a una trasposizione tridimensionale, in simbiosi con la sua scultura in bronzo. Le intense composizioni cromatiche di Cascella sono vere e proprie architetture costellate di simboli, quasi un alfabeto alchemico carico di significati universali. Pittura e scultura vengono trattate con la volontà di contaminare la vista con il tatto, la superficie liscia del colore con una stratificazione di gesti e segni, il piano ideale della pittura con vistosi inserti materici. I titoli delle opere sono spesso presi in prestito da poesia e letteratura, a testimoniare una profonda passione per i libri – Cascella si è infatti anche occupato di una casa editrice e di una stamperia d’arte.La sua prima mostra personale è allestita alla Galleria di Luigi De Ambrogi a Milano nel 1985. Nel 1987 restaura un grande edificio cinquecentesco a Bomarzo (VI), dove impianta un nuovo studio. In seguito viaggia in India, allestisce la sua prima mostra di scultura a Roma, e partecipa alla XXI Biennale di Gubbio. Nel 1995 viene nominato "accademico per la scultura" all’Accademia di S. Luca, e una sua opera in bronzo viene collocata nel quartiere Tachikawa City di Tokyo.
E’ presente con la scultura Cielo alla XII Quadriennale di Roma, e al Kaohsiung Museum of Fine Arts di Taiwan con una selezione di opere grafiche. Dal 1997 al 2003 è protagonista di tre mostre retrospettive:
a Ischia, al Palazzo dei Priori di Certaldo, e al Palazzo Orsini di Bomarzo. Negli stessi anni si susseguono numerosissime esposizioni personali in molte regioni d’Italia ma anche all’estero (Svizzera, Germania, Slovacchia, Giappone). In particolare, si ricordano le mostre Analogie del presente, allestita al Danubiana Meulensteen Art Museum di Bratislava insieme a Enzo Esposito e Armando Fettolini nel 2001.
Nell’aprile del 2006 è stata allestita una mostra pubblica nei Chiostri di S. Agostino a Pietrasanta.
Alla Rosso20sette artecontemporanea i lavori presentati hanno come filo conduttore il colore rosso. Una selezione di opere recenti, che approfondiscono quella sintesi fra astrazione e linguaggi simbolici, che hanno caratterizzato il suo ventennale lavoro di pittura e di scultura. Il rosso romano come omaggio alle visioni di Scipione, rosso di argille, di tramonti, di stendardi dove le sue costruzioni astratte sottendono a simboli universali come segnali alchemici o architetture dagli imprevedibili sviluppi."Simboli e grafie delle cose che vengono da lontano…come quando sui muri si trovano i segni, i colori, le tracce del passato. Segni dipinti e segni ritagliati, superfici materiche e piani lisci, colori primari e vapori di luce: Tommaso Cascella porta il lettore dentro le acrobazie della forma, evocando suoni e parole che il colore racchiude in se stesso, nella tensione verso il silenzio assoluto dell'immagine".
Alla Galleria Giulia le opere esposte vogliono introdurre lo spettatore in una sorta di Teatro dove i quadri fanno da fondale scenico alle sculture di rame.Un gioco di rimandi tra tridimensionalità e superficie, tra segno dipinto e segno plastico. Tutto è giocato nell’uso del colore e della materia dove non esistono veri confini tra pittura e scultura.
Tommaso Cascella nasce a Roma nel 1951.La pittura e la scultura sono per lui linguaggi naturali,
frutto di un’eredità plurigenerazionale. La sua pittura è incline a una trasposizione tridimensionale, in simbiosi con la sua scultura in bronzo. Le intense composizioni cromatiche di Cascella sono vere e proprie architetture costellate di simboli, quasi un alfabeto alchemico carico di significati universali. Pittura e scultura vengono trattate con la volontà di contaminare la vista con il tatto, la superficie liscia del colore con una stratificazione di gesti e segni, il piano ideale della pittura con vistosi inserti materici. I titoli delle opere sono spesso presi in prestito da poesia e letteratura, a testimoniare una profonda passione per i libri – Cascella si è infatti anche occupato di una casa editrice e di una stamperia d’arte.La sua prima mostra personale è allestita alla Galleria di Luigi De Ambrogi a Milano nel 1985. Nel 1987 restaura un grande edificio cinquecentesco a Bomarzo (VI), dove impianta un nuovo studio. In seguito viaggia in India, allestisce la sua prima mostra di scultura a Roma, e partecipa alla XXI Biennale di Gubbio. Nel 1995 viene nominato "accademico per la scultura" all’Accademia di S. Luca, e una sua opera in bronzo viene collocata nel quartiere Tachikawa City di Tokyo.
E’ presente con la scultura Cielo alla XII Quadriennale di Roma, e al Kaohsiung Museum of Fine Arts di Taiwan con una selezione di opere grafiche. Dal 1997 al 2003 è protagonista di tre mostre retrospettive:
a Ischia, al Palazzo dei Priori di Certaldo, e al Palazzo Orsini di Bomarzo. Negli stessi anni si susseguono numerosissime esposizioni personali in molte regioni d’Italia ma anche all’estero (Svizzera, Germania, Slovacchia, Giappone). In particolare, si ricordano le mostre Analogie del presente, allestita al Danubiana Meulensteen Art Museum di Bratislava insieme a Enzo Esposito e Armando Fettolini nel 2001.
Nell’aprile del 2006 è stata allestita una mostra pubblica nei Chiostri di S. Agostino a Pietrasanta.
06
ottobre 2006
Tommaso Cascella – Teatro Rosssso
Dal 06 ottobre al 12 novembre 2006
arte contemporanea
Location
ROSSO20SETTE ARTE CONTEMPORANEA
Roma, Via D'ascanio, 27, (Roma)
Roma, Via D'ascanio, 27, (Roma)
Orario di apertura
da martedì al sabato 11.00 - 20.00
domenica 11.00 - 14.00 lunedì chiuso
Vernissage
6 Ottobre 2006, ore 18
Autore