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Nemanja Cvijanovic – All right
L’artista croato presenta cinque nuovi lavori tra cui alcune stampe realizzate adottando il metodo futurista delle “parole in libertà” e ritoccando gli elementi interni ispirati alle recenti cronache di guerra
Comunicato stampa
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“All right” è il titolo della seconda mostra personale di Nemanja Cvijanovic presso la galleria T293. Il corpus centrale del progetto è costituito da un video, una sonorizzazione e un light box che riporta la frase “Center is right!” firmata A. Hiltler e inventata dallo stesso artista. Nello spazio è diffusa una rielaborazione di Jerusalem (1986), brano musicale degli Alpha Blondy & Wailers, che glorifica l’utopica convivenza tra musulmani, ebrei e cristiani a Gerusalemme. Un brevissimo frame tratto dal film “Salvate il soldato Ryan”, è lo sfondo del video nel quale l’artista interpreta un poema sonoro di Filippo Tommaso Marinetti. La mostra raccoglie riferimenti a personaggi storici del primo novecento, una rappresentazione lucida e ironica della retorica cinematografica hollywoodiana che ha affrontato il tema della guerra, e una lettura dell’utopia espressa nella cultura reggae degli anni ’80. Questi “detournement” o riappropriazioni sono un metodo di resistenza, un modo per lottare contro la mediocrità e l’indifferenza.
La ricerca di Nemanja Cvijanovic parte dalla necessità di riflettere sul fallimento delle utopie della società contemporanea e su come esse si siano trasformate nell’immaginario collettivo. Elaborare dei dispositivi di resistenza e mettere in discussione la normativa del pensiero, conduce l’artista a muoversi con estrema disinvoltura tra le icone storiche ed artistiche del ’900. Da Che Guevara ad Adolf Hitler da Karl Marx a Tito, Marcel Duchamp e Filippo Tommaso Marinetti questi simboli vengono assunti e ironicamente manipolati al fine di generare intriganti détournement che si caricano di significati assolutamente nuovi ed originali.
Nemanja Cvijanovic è nato a Rijeka (HR) nel 1972. Vive e lavora a Venezia dove frequenta lo IUAV. Ha partecipato a numerose mostre collettive in Italia e all’estero tra le quali: 2006 “The Sweetest dream: Unity and dissonance in Europe”, SPACE, Londra, (UK); 2005 “Untitled”, Ex faema, Milano, (IT); “Chalupecký's prize, finalists exhibition”, City Gallery, Praga, (CZ); “Gemine Muse”, Museo del territorio biellese, Biella, (IT); “Thin line: The exhibition, the movie”, IJskelds VUB & Nadine VZW, Brussels, (BE); 2004 “Tracce”, Viafarini - Careof, Milano, (IT); “Space is the place_ 03”, T.P.O., Bologna, (IT).
La ricerca di Nemanja Cvijanovic parte dalla necessità di riflettere sul fallimento delle utopie della società contemporanea e su come esse si siano trasformate nell’immaginario collettivo. Elaborare dei dispositivi di resistenza e mettere in discussione la normativa del pensiero, conduce l’artista a muoversi con estrema disinvoltura tra le icone storiche ed artistiche del ’900. Da Che Guevara ad Adolf Hitler da Karl Marx a Tito, Marcel Duchamp e Filippo Tommaso Marinetti questi simboli vengono assunti e ironicamente manipolati al fine di generare intriganti détournement che si caricano di significati assolutamente nuovi ed originali.
Nemanja Cvijanovic è nato a Rijeka (HR) nel 1972. Vive e lavora a Venezia dove frequenta lo IUAV. Ha partecipato a numerose mostre collettive in Italia e all’estero tra le quali: 2006 “The Sweetest dream: Unity and dissonance in Europe”, SPACE, Londra, (UK); 2005 “Untitled”, Ex faema, Milano, (IT); “Chalupecký's prize, finalists exhibition”, City Gallery, Praga, (CZ); “Gemine Muse”, Museo del territorio biellese, Biella, (IT); “Thin line: The exhibition, the movie”, IJskelds VUB & Nadine VZW, Brussels, (BE); 2004 “Tracce”, Viafarini - Careof, Milano, (IT); “Space is the place_ 03”, T.P.O., Bologna, (IT).
03
ottobre 2006
Nemanja Cvijanovic – All right
Dal 03 ottobre al 18 novembre 2006
arte contemporanea
Location
T293 PIAZZA AMENDOLA
Napoli, Piazza Giovanni Amendola, 4, (Napoli)
Napoli, Piazza Giovanni Amendola, 4, (Napoli)
Orario di apertura
da martedì a sabato 11-13 e 16-20
Vernissage
3 Ottobre 2006, ore 19
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