Il Polittico prosegue con la sua proposta di un’arte pittorica europea – vivace nell’ambito figurale tra nuove proposte e nomi di spicco del panorama internazionale. Con vero orgoglio viene presentata la mostra personale di Jan Knap – primo one-man-show romano di questo raffinatissimo artista nato in Cecoslovacchia nel 1949. Knap non è nuovo ad appuntamenti italiani, anche di prestigio – avendo esposto con numerose gallerie del Nord Italia. Qui a Roma, però, era stato presentato solamente in un’importante mostra collettiva, La Pittura Ritrovata, organizzata nel 1999 da Il Polittico al Museo del Risorgimento – Complesso del Vittoriano.

La liricità dell’arte di Knap – sodale, agli inizi della carriera, di Milan Kunc e Peter Angermann – formula un mondo d’incanto che, arditamente, ma con esiti di sofisticata concettualità, unisce una passione per la pittura medievale e prerinascimentale più ingenua, a una visione mediata da un cinema di cartoons garbatamente oscillante tra fiaba e realtà.

Come scrive Arnaldo Romani Brizzi nel testo in catalogo: «Nell’arte di Jan Knap è possibile rintracciare il sogno della felicità – parola che le menti acute del presente non intendono più prendere in considerazione. In special modo in riferimento all’arte pittorica. I suo giardini, con il loro costante riferimento all’hortus conclusus di memoria medievale, liberano in noi il ricordo degli anni felici, quando, tra carezze e rimproveri, godevamo appieno dell’amore genuino dei nostri genitori».

La mostra è accompagnata dal centoquarantunesimo catalogo delle Edizioni Il Polittico, il numero novantacinque della collana «Gli allegri inventori».