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Nastri/rubans/bindel. Scambi di seta attraverso le Alpi
La mostra, partendo da una ricognizione sui caratteri della produzione dei nastri/rubans/bindel a Saint-Etienne, cercherà di documentare le modalità di utilizzo dei nastri nelle manifestazioni della cultura popolare della montagna cuneese. L’argomento sarà affrontato dal punto di vista tecnico, storico-economico, artistico, antropologico
Comunicato stampa
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Durante i secoli XVIII e XIX, pregiati fili di seta uscivano dalle “fabbriche magnifiche” piemontesi per prendere soprattutto la strada di Francia e in particolare della regione lionese, dove venivano trasformati in tessuti che segnavano la moda del tempo.
C’è tuttavia un episodio poco noto che riguarda i rubans, vale a dire i nastri in seta nella cui produzione si erano specializzate le fabbriche della città di Saint-Etienne (poco a sud di Lione).
Tali nastri non erano destinati soltanto agli abiti dell’aristocrazia o dell’alta borghesia. Arrivando in Piemonte sulle spalle dei colporteurs, i bindel (come si chiamavano nelle parlate locali) venivano impiegati nella confezione di abiti e costumi nelle valli alpine, nonché per particolari usi devozionali.
La mostra, partendo da una ricognizione sui caratteri della produzione dei nastri/rubans/bindel a Saint-Etienne, cercherà di documentare le modalità di utilizzo dei nastri nelle manifestazioni della cultura popolare della montagna cuneese. L’argomento sarà affrontato dal punto di vista tecnico, storico-economico, artistico, antropologico.
La direzione scientifica della mostra è affidata all’ingegner Guy Scherrer (esperto di tecniche e di macchine per la tessitura, collaboratore del Musée Municipal di Saint-Etienne e del Musée des Arts et Métiers di Parigi) e al dottor Almerino De Angelis (studioso di tradizioni popolari e di storia delle valli cuneesi e saluzzesi).
La mostra è allestita a cura dell’architetto Fabrizia Sforzolini Scassellati (la quale ha firmato come scenografa allestimenti di grande prestigio in Italia e all’estero) nella cosiddetta Sala delle Colonne del Filatoio di Caraglio.
Sarà inaugurata sabato 28 ottobre p.v. e resterà aperta fino al 25 febbraio 2007.
Il catalogo, ampiamente illustrato, è una ricognizione a più voci sulla produzione dei nastri e le relative tecnologie da una parte, sul loro uso nelle tradizioni e nei costumi delle valli alpine cuneesi dall’altra. Il catalogo è edito da Silvana Editoriale.
Concorrono all’iniziativa, promossa dalla Fondazione Filatoio Rosso di Caraglio, la Regione Piemonte, il Comune di Caraglio e l’Associazione Culturale Marcovaldo, con la collaborazione – in particolare – del Musée Municipal de Saint-Etienne e del Museo Civico di Cuneo.
C’è tuttavia un episodio poco noto che riguarda i rubans, vale a dire i nastri in seta nella cui produzione si erano specializzate le fabbriche della città di Saint-Etienne (poco a sud di Lione).
Tali nastri non erano destinati soltanto agli abiti dell’aristocrazia o dell’alta borghesia. Arrivando in Piemonte sulle spalle dei colporteurs, i bindel (come si chiamavano nelle parlate locali) venivano impiegati nella confezione di abiti e costumi nelle valli alpine, nonché per particolari usi devozionali.
La mostra, partendo da una ricognizione sui caratteri della produzione dei nastri/rubans/bindel a Saint-Etienne, cercherà di documentare le modalità di utilizzo dei nastri nelle manifestazioni della cultura popolare della montagna cuneese. L’argomento sarà affrontato dal punto di vista tecnico, storico-economico, artistico, antropologico.
La direzione scientifica della mostra è affidata all’ingegner Guy Scherrer (esperto di tecniche e di macchine per la tessitura, collaboratore del Musée Municipal di Saint-Etienne e del Musée des Arts et Métiers di Parigi) e al dottor Almerino De Angelis (studioso di tradizioni popolari e di storia delle valli cuneesi e saluzzesi).
La mostra è allestita a cura dell’architetto Fabrizia Sforzolini Scassellati (la quale ha firmato come scenografa allestimenti di grande prestigio in Italia e all’estero) nella cosiddetta Sala delle Colonne del Filatoio di Caraglio.
Sarà inaugurata sabato 28 ottobre p.v. e resterà aperta fino al 25 febbraio 2007.
Il catalogo, ampiamente illustrato, è una ricognizione a più voci sulla produzione dei nastri e le relative tecnologie da una parte, sul loro uso nelle tradizioni e nei costumi delle valli alpine cuneesi dall’altra. Il catalogo è edito da Silvana Editoriale.
Concorrono all’iniziativa, promossa dalla Fondazione Filatoio Rosso di Caraglio, la Regione Piemonte, il Comune di Caraglio e l’Associazione Culturale Marcovaldo, con la collaborazione – in particolare – del Musée Municipal de Saint-Etienne e del Museo Civico di Cuneo.
28
ottobre 2006
Nastri/rubans/bindel. Scambi di seta attraverso le Alpi
Dal 28 ottobre 2006 al 25 febbraio 2007
Location
CESAC – CENTRO SPERIMENTALE PER LE ARTI CONTEMPORANEE – IL FILATOIO
Caraglio, Via Giacomo Matteotti, 40, (Cuneo)
Caraglio, Via Giacomo Matteotti, 40, (Cuneo)
Orario di apertura
da martedì a sabato: 14.30 – 18.30
domenica: 10.00 – 18.30
chiuso il lunedì, il 25 dicembre e il 1 gennaio
Editore
SILVANA EDITORIALE
Curatore