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Carlo De Meo – Demeocrazia
in tutte le installazioni dove intervengo sul luogo, ho sempre adattato il mio lavoro al luogo stesso, questa è la prima volta che adatto il luogo al mio intervento
Comunicato stampa
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Oreundicieventisei. Ripose l’arma, guardò, si guardò il petto e delicatamente infilò nell’orifizio la sua Waterman stilografica placcata oro.
Oreundicietrentanove.
-Scusi... ha per caso una penna?
-Certo, ho una Waterman qui, nel mio nuovo taschino.
Carlodemeo
...in tutte le installazioni dove intervengo sul luogo, ho sempre adattato il mio lavoro al luogo stesso, questa è la prima volta che adatto il luogo al mio intervento e il racconto parla di questo e di come è nata questa mostra. DEMEOCRAZIA, un insieme di pensieri per versi…
Un insieme di quadri , di visioni non percorribili, in uno spazio addomesticato, lo spazio di Volume! che concretizza la poesia dei suoi pensieri.
Non adattarsi quindi, ma adattare, la possibilità di creare una realtà a propria dimensione, adatta alle proprie visioni, dove qualcos’altro è possibile.
Il lavoro di De Meo è manipolazione di oggetti e parole, è trasformazione, ma anche volontà di nascondersi, di mimetizzarsi. Le sue sculture, il suo corpo ridotto al 33%, popolano gli spazi , lasciandoci spettatori incuriositi, un po’ voyeurs, osservatori ingombranti del suo mondo dove vedere, essere visti,vedersi sembrano le modalità privilegiate per comprendere la realtà ed interrogarci sulla nostra identità.
Oreundicietrentanove.
-Scusi... ha per caso una penna?
-Certo, ho una Waterman qui, nel mio nuovo taschino.
Carlodemeo
...in tutte le installazioni dove intervengo sul luogo, ho sempre adattato il mio lavoro al luogo stesso, questa è la prima volta che adatto il luogo al mio intervento e il racconto parla di questo e di come è nata questa mostra. DEMEOCRAZIA, un insieme di pensieri per versi…
Un insieme di quadri , di visioni non percorribili, in uno spazio addomesticato, lo spazio di Volume! che concretizza la poesia dei suoi pensieri.
Non adattarsi quindi, ma adattare, la possibilità di creare una realtà a propria dimensione, adatta alle proprie visioni, dove qualcos’altro è possibile.
Il lavoro di De Meo è manipolazione di oggetti e parole, è trasformazione, ma anche volontà di nascondersi, di mimetizzarsi. Le sue sculture, il suo corpo ridotto al 33%, popolano gli spazi , lasciandoci spettatori incuriositi, un po’ voyeurs, osservatori ingombranti del suo mondo dove vedere, essere visti,vedersi sembrano le modalità privilegiate per comprendere la realtà ed interrogarci sulla nostra identità.
03
ottobre 2006
Carlo De Meo – Demeocrazia
Dal 03 ottobre al 03 novembre 2006
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE VOLUME!
Roma, Via Di San Francesco Di Sales, 86, (Roma)
Roma, Via Di San Francesco Di Sales, 86, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 18-20
Vernissage
3 Ottobre 2006, ore 19
Autore