Dopo l’esposizione conclusasi il 18 settembre alle Scuderie Aldobrandini di Frascati in cui si è potuta ammirare per la prima volta in Italia, nella sua completezza, l’opera scultorea di Achille Perilli e che ha segnato una occasione unica per apprezzare una parte meno conosciuta della sua produzione, la galleria pH7 presenta opere su carta del maestro che rappresentano, come egli stesso dichiara nei suoi scritti, un momento particolarmente prolifico e profondamente lirico della ricerca verso l’astrazione che lo ha impegnato rigorosamente sin dal secondo dopoguerra.

Attualmente è in corso una completa esposizione itinerante presso diverse sedi negli Stati Uniti, autentico patrimonio della identità culturale italiana.

Ne “Il caldo sapore della carta” è lo stesso artista che ci introduce ai più immediati e significativi

aspetti del processo alchemico sottostante alla realizzazione delle opere esposte.

“La carta – scrive – mi permetteva di provare senza spesa enorme tutte le esperienze pittoriche, (…) dipingevo su tutto: (…) la calda sensualità della carta che mi attirava con le sue venature, i suoi toni, le mille differenze di bianco, il suo modo di catturare la luce, la sua leggerezza, il suo peso, il suo disporsi (…) tutto permetteva uno sperimentare rapido e caotico”.

In questi intensi momenti nascono “geometrie d’invenzione”, come evocate dal curatore della mostra nel catalogo, e “l'immagine - come scrive ancora l’artista - esce dalla tela e prosegue con movimenti invisibili a spostarsi nello spazio, consentendo la trasmissione più ampia di messaggi e simboli”