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Border Crossing #3 – Semionauti
SEMIONAUTI è il terzo appuntamento del progetto Border Crossing, nato da un incontro al Central Saint Martins College of Art and Design, Londra tra Gulsen Bal (Turchia), Elena Cologni (Italia) e Karl Ingar Roys (Norvegia)
Comunicato stampa
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Incontri: Seconda Giornata di Studio
Domenica 15 ottobre: ore 17
Contributi di:
Alessandra Borgogelli, critica e curatrice, (Bologna)
Pierpaolo Coro e Rita Cannarezza, artisti (San Marino)
Darth, artisti-curatori, (Bologna)
Emilio Fantin, artista, (Bologna)
Alessandra Galasso, critica e curatrice, (Milano)
Massimo Marchetti, curatore, (Ferrara)
Federico Montanari, semiologo, (Bologna)
Chiara Pergola, artista, (Bologna)
Alessandra Pioselli, critica e curatrice, (Milano)
Elena Pirazzoli, ricercatrice (Bologna)
Paola Sabatti Bassini, artista (Bergamo)
Marco Vaglieri, artista, (Milano)
Questa giornata di studio fa seguito ad un primo incontro avvenuto il 3 ottobre, allo scopo di promuovere un dibattito più attivo riguardo temi quali il "limite", la "continuità", la "posizione del soggetto" e la “nozione di artista” definito da Bourriaud come "Semionauta" (N. Bourriaud, Postproduction, 2002). Riteniamo che sia importante un più attento confronto sull'arte con l'apporto anche di altre discipline, che stimolino le derive dei concetti evidenziando ciò che si è cristallizzato nel tempo o ciò che si da per scontato. I temi proposti hanno stimolato riflessioni sia sulle modalità di fare arte, che sullo statuto dell'opera d'arte stessa, così come sulle problematiche legate alla diffusione, all'approfondimento e alla maturazione della ricerca artistica. Si cercherà in quest’occasione di tirare alcune brevi considerazioni sul dialogo instaurato tra di noi, perché possa costituire il punto di partenza per ulteriori percorsi di ricerca.
SEMIONAUTI e' il terzo appuntamento del progetto Border Crossing, nato da un incontro al Central Saint Martins College of Art and Design, Londra tra Gulsen Bal (Turchia), Elena Cologni (Italia) e Karl Ingar Roys (Norvegia). Questo progetto vuole aprire e allargare una discussione e scambio per oltrepassare il confine: la barriera, limite e linea che delimitano non solo il territorio fisico, ma, a partire dalla esperienza personale degli artisti stessi, anche quelli ad esempio mentale e temporale.
La loro intenzione e' quella di spostarsi fisicamente per presentare il loro lavoro nei luoghi a cui sono legati e capire quali sono le specificità delle problematiche che appartengono a ciascuno, coinvolgendo un(Œ) artista che opera localmente. Border Crossing Here And Somewhere Else (11-29 ottobre 2003, Gallery X, Istanbul‚ Turchia) con anche Sylvia Erden e Border Crossing, Tur Re Tur... (3 settembre-3 ottobre 2004, Oslo Kunstforening Museum, Oslo, Norvegia) con anche Hjordis Kuras gli appuntamento precedenti.
Prima a Milano e ora a Bologna Elena Cologni ha coinvolto Annalisa Cattani per capire il senso che questa operazione poteva avere in Italia, la quale ha proposto il titolo Semionauti. L'aspetto del coinvolgimento e del dialogo è cruciale nel progetto in Italia, nella creazione dei lavori e nel dibattito generato. Non a caso gli artisti coinvolti hanno in comune una metodologia di lavoro che in Inghilterra è ormai considerato il modo, si tratta di una sovrapposizione di ruoli e modi che comprende la ricerca, il dialogo, il fare, il documentare e lì è condotto anche come ricerca universitaria (critical practice). Ciascuno opera in un ambito molto specifico, e in questo appuntamento allarga ulteriormente la propria rete di rapporti. Il proposito iniziale di varcare i confini avviene attraverso il fare nell'atto del fare (metalinguaggio).
ŒIl processo conduce verso una meta che paradossalmente si tende a non raggiungere: il tendere-a, l‚investigazione è ciò che consente il dialogo, ciò su cui ci soffermiamo. Lo scambio con Chiara Agnello e Mario Gorni a C/O careof e' stato fondamentale per suggerire modi per raccogliere e mostrare il materiale di viaggio, tra cui quello del workshop ospitato da Paolo Rosa a Brera. Inoltre, Gino Gianuizzi a Bologna ha intrapreso con lo storico spazio galleria neon l‚attività di neon>campobase, seguendo una direzione radicale di ricerca a cui cercheremo di contribuire con questo lavoro‚ Elena Cologni
Artisti:
Gulsen Bal si occupa di meccanismi che consentono un impegno critico nei confronti della produzione artistica. Creando una zona di conflitto tra piccoli spazi nascosti, dichiarando il proprio carattere di „queerness", nella misura in cui vengono temporaneamente abitati nella vita di ogni giorno e creando punti d‚incontro. Gulsen ha invitato Zeigam Azizoz (Azerbaijan-Londra).
Elena Cologni evidenzia del dialogo intrapreso da due anni, con Helena Blaker (Londra) sul rapporto imagine-testo-memoria nella pratica performativa e conservazione della documentazione. Il materiale sara' anche punto di partenza per definire il contesto di visual art conceptual performance per cui hanno avuto il supporto di Live Art Development Agency (Londra) e Artsadmin.
Annalisa Cattani il cui lavoro è basato su meccanismi di relazione, introduce Darth (Annalisa Cattani, Adriana Torregrossa, Dragoni-Russo, Laura Mancuso, Sabrina Muzi, Stefano Pasquini, Davide Rivalta, Fabrizio Rivola, Petar Stanovic). Darth e una associazione di artisti-curatori che da tre anni svolge attivita di ricerca, organizzando incontri e alcuni eventi espositivi, in particolare Incontri a porte chiuse che ogni volta prevedono l‚invito di un ospite.
Karl Ingar Roys lavora sulle nuove strategie di informazione del governo norvegese per dissuadere coloro che cercano asilo politico di andare in Norvegia. Durante il suo viaggio di ricerca in Kosovo, Karl Ingar Roys ha incontrato l‚artista e giornalista Alban Muja, il cui lavoro riflette la situazione politica instabile del suo paese.
Supported by: University of the Arts London, Central Saint Martins College of Art and Design Live Art Development Agency, Artsadmin, Londra, Arts and Humanities Research Council (UK), Office for Contemporary Art Norway, Nordic Institute for Contemporary Art, Billedkunstnernes Vederlagsfond, Atelier Nord Oslo (Norvegia). Produced by: BORDER CROSSING
Domenica 15 ottobre: ore 17
Contributi di:
Alessandra Borgogelli, critica e curatrice, (Bologna)
Pierpaolo Coro e Rita Cannarezza, artisti (San Marino)
Darth, artisti-curatori, (Bologna)
Emilio Fantin, artista, (Bologna)
Alessandra Galasso, critica e curatrice, (Milano)
Massimo Marchetti, curatore, (Ferrara)
Federico Montanari, semiologo, (Bologna)
Chiara Pergola, artista, (Bologna)
Alessandra Pioselli, critica e curatrice, (Milano)
Elena Pirazzoli, ricercatrice (Bologna)
Paola Sabatti Bassini, artista (Bergamo)
Marco Vaglieri, artista, (Milano)
Questa giornata di studio fa seguito ad un primo incontro avvenuto il 3 ottobre, allo scopo di promuovere un dibattito più attivo riguardo temi quali il "limite", la "continuità", la "posizione del soggetto" e la “nozione di artista” definito da Bourriaud come "Semionauta" (N. Bourriaud, Postproduction, 2002). Riteniamo che sia importante un più attento confronto sull'arte con l'apporto anche di altre discipline, che stimolino le derive dei concetti evidenziando ciò che si è cristallizzato nel tempo o ciò che si da per scontato. I temi proposti hanno stimolato riflessioni sia sulle modalità di fare arte, che sullo statuto dell'opera d'arte stessa, così come sulle problematiche legate alla diffusione, all'approfondimento e alla maturazione della ricerca artistica. Si cercherà in quest’occasione di tirare alcune brevi considerazioni sul dialogo instaurato tra di noi, perché possa costituire il punto di partenza per ulteriori percorsi di ricerca.
SEMIONAUTI e' il terzo appuntamento del progetto Border Crossing, nato da un incontro al Central Saint Martins College of Art and Design, Londra tra Gulsen Bal (Turchia), Elena Cologni (Italia) e Karl Ingar Roys (Norvegia). Questo progetto vuole aprire e allargare una discussione e scambio per oltrepassare il confine: la barriera, limite e linea che delimitano non solo il territorio fisico, ma, a partire dalla esperienza personale degli artisti stessi, anche quelli ad esempio mentale e temporale.
La loro intenzione e' quella di spostarsi fisicamente per presentare il loro lavoro nei luoghi a cui sono legati e capire quali sono le specificità delle problematiche che appartengono a ciascuno, coinvolgendo un(Œ) artista che opera localmente. Border Crossing Here And Somewhere Else (11-29 ottobre 2003, Gallery X, Istanbul‚ Turchia) con anche Sylvia Erden e Border Crossing, Tur Re Tur... (3 settembre-3 ottobre 2004, Oslo Kunstforening Museum, Oslo, Norvegia) con anche Hjordis Kuras gli appuntamento precedenti.
Prima a Milano e ora a Bologna Elena Cologni ha coinvolto Annalisa Cattani per capire il senso che questa operazione poteva avere in Italia, la quale ha proposto il titolo Semionauti. L'aspetto del coinvolgimento e del dialogo è cruciale nel progetto in Italia, nella creazione dei lavori e nel dibattito generato. Non a caso gli artisti coinvolti hanno in comune una metodologia di lavoro che in Inghilterra è ormai considerato il modo, si tratta di una sovrapposizione di ruoli e modi che comprende la ricerca, il dialogo, il fare, il documentare e lì è condotto anche come ricerca universitaria (critical practice). Ciascuno opera in un ambito molto specifico, e in questo appuntamento allarga ulteriormente la propria rete di rapporti. Il proposito iniziale di varcare i confini avviene attraverso il fare nell'atto del fare (metalinguaggio).
ŒIl processo conduce verso una meta che paradossalmente si tende a non raggiungere: il tendere-a, l‚investigazione è ciò che consente il dialogo, ciò su cui ci soffermiamo. Lo scambio con Chiara Agnello e Mario Gorni a C/O careof e' stato fondamentale per suggerire modi per raccogliere e mostrare il materiale di viaggio, tra cui quello del workshop ospitato da Paolo Rosa a Brera. Inoltre, Gino Gianuizzi a Bologna ha intrapreso con lo storico spazio galleria neon l‚attività di neon>campobase, seguendo una direzione radicale di ricerca a cui cercheremo di contribuire con questo lavoro‚ Elena Cologni
Artisti:
Gulsen Bal si occupa di meccanismi che consentono un impegno critico nei confronti della produzione artistica. Creando una zona di conflitto tra piccoli spazi nascosti, dichiarando il proprio carattere di „queerness", nella misura in cui vengono temporaneamente abitati nella vita di ogni giorno e creando punti d‚incontro. Gulsen ha invitato Zeigam Azizoz (Azerbaijan-Londra).
Elena Cologni evidenzia del dialogo intrapreso da due anni, con Helena Blaker (Londra) sul rapporto imagine-testo-memoria nella pratica performativa e conservazione della documentazione. Il materiale sara' anche punto di partenza per definire il contesto di visual art conceptual performance per cui hanno avuto il supporto di Live Art Development Agency (Londra) e Artsadmin.
Annalisa Cattani il cui lavoro è basato su meccanismi di relazione, introduce Darth (Annalisa Cattani, Adriana Torregrossa, Dragoni-Russo, Laura Mancuso, Sabrina Muzi, Stefano Pasquini, Davide Rivalta, Fabrizio Rivola, Petar Stanovic). Darth e una associazione di artisti-curatori che da tre anni svolge attivita di ricerca, organizzando incontri e alcuni eventi espositivi, in particolare Incontri a porte chiuse che ogni volta prevedono l‚invito di un ospite.
Karl Ingar Roys lavora sulle nuove strategie di informazione del governo norvegese per dissuadere coloro che cercano asilo politico di andare in Norvegia. Durante il suo viaggio di ricerca in Kosovo, Karl Ingar Roys ha incontrato l‚artista e giornalista Alban Muja, il cui lavoro riflette la situazione politica instabile del suo paese.
Supported by: University of the Arts London, Central Saint Martins College of Art and Design Live Art Development Agency, Artsadmin, Londra, Arts and Humanities Research Council (UK), Office for Contemporary Art Norway, Nordic Institute for Contemporary Art, Billedkunstnernes Vederlagsfond, Atelier Nord Oslo (Norvegia). Produced by: BORDER CROSSING
03
ottobre 2006
Border Crossing #3 – Semionauti
Dal 03 al 15 ottobre 2006
arte contemporanea
incontro - conferenza
incontro - conferenza
Location
NEON>CAMPOBASE
Bologna, Via Francesco Zanardi, 2/5, (Bologna)
Bologna, Via Francesco Zanardi, 2/5, (Bologna)
Orario di apertura
mar-sab 15.00-19.00
Vernissage
3 Ottobre 2006, ore 17.00 dibattito / ore 19.00 inaugurazione