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Claudio Cargiolli
Personale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Torna a esporre a Torino, dopo diversi anni, Claudio Cargiolli. E lo fa
regalandoci l’occasione preziosa di conoscere i lavori dell’ultimo
periodo.
I dipinti di Cargiolli sono oggi forse tra i più enigmatici, segreti e
sensibili dei pittori contemporanei. E’ uno degli esempi dove verrebbe
naturale ricorrere a qualche interpretazione psicologica facilitante,
che ci indicasse il percorso di simboli e delle allusioni agli stessi,
una guida che legga per noi, che per noi deduca e risolva, invece.
Invece, la presenza di eleganti citazioni risveglia e mette in allerta
la nostra conoscenza dell’arte. C’è la spazialità prospettica del
rinascimento fiorentino, la quiete apparente e sospesa di certe
avanguardie del novecento e una profondità introspettiva tipica di
Piero Della Francesca. Tutti questi elementi convivono, mai casualmente
nelle sue figurazioni, così facili a suscitar la meraviglia e il gusto
solitario della contemplazione da parte dello spettatore.
I suoi alberi dalle radici liberate da qualsivoglia terreno, le esili
scale poste come intenzioni visto che nessuno vi poggia mai piede,
l’mperturbabile mistero che permea gli oggetti in posa di nature morte
di scuola fiamminga evocano la possibilità, che i quadri dell’autore,
riportino in figura l’ultima impressione di un sogno di pittura, prima
del risveglio.
Claudio Cargiolli è nato nel 1952 a Ponzanello piccolo borgo nei pressi
di Fosdinovo, paese situato nella provincia di Massa Carrara.
Ha frequentato il Liceo artistico e poi l’Accademia di Belle Arti di
Carrara, città in cui tutt’ora risiede.
Di lui nel 1991 scriveva Vittorio Sgarbi: “I suoi quadri sono idilli,
idilli fantastici ma costantemente legati alla visione della natura,
natura che, prima di Cargiolli, così, non c’era.”
Edmondo Bertaina
regalandoci l’occasione preziosa di conoscere i lavori dell’ultimo
periodo.
I dipinti di Cargiolli sono oggi forse tra i più enigmatici, segreti e
sensibili dei pittori contemporanei. E’ uno degli esempi dove verrebbe
naturale ricorrere a qualche interpretazione psicologica facilitante,
che ci indicasse il percorso di simboli e delle allusioni agli stessi,
una guida che legga per noi, che per noi deduca e risolva, invece.
Invece, la presenza di eleganti citazioni risveglia e mette in allerta
la nostra conoscenza dell’arte. C’è la spazialità prospettica del
rinascimento fiorentino, la quiete apparente e sospesa di certe
avanguardie del novecento e una profondità introspettiva tipica di
Piero Della Francesca. Tutti questi elementi convivono, mai casualmente
nelle sue figurazioni, così facili a suscitar la meraviglia e il gusto
solitario della contemplazione da parte dello spettatore.
I suoi alberi dalle radici liberate da qualsivoglia terreno, le esili
scale poste come intenzioni visto che nessuno vi poggia mai piede,
l’mperturbabile mistero che permea gli oggetti in posa di nature morte
di scuola fiamminga evocano la possibilità, che i quadri dell’autore,
riportino in figura l’ultima impressione di un sogno di pittura, prima
del risveglio.
Claudio Cargiolli è nato nel 1952 a Ponzanello piccolo borgo nei pressi
di Fosdinovo, paese situato nella provincia di Massa Carrara.
Ha frequentato il Liceo artistico e poi l’Accademia di Belle Arti di
Carrara, città in cui tutt’ora risiede.
Di lui nel 1991 scriveva Vittorio Sgarbi: “I suoi quadri sono idilli,
idilli fantastici ma costantemente legati alla visione della natura,
natura che, prima di Cargiolli, così, non c’era.”
Edmondo Bertaina
05
ottobre 2006
Claudio Cargiolli
Dal 05 al 28 ottobre 2006
arte contemporanea
Location
GRAFICA MANZONI
Torino, Via Alessandro Manzoni, 27G, (Torino)
Torino, Via Alessandro Manzoni, 27G, (Torino)
Orario di apertura
10-13 e 15,30-19,30
Vernissage
5 Ottobre 2006, ore 18
Autore