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Jorrit Tornquist – Color-works
Il percorso espositivo propone attraverso l’esposizione di un numero selezionato di opere, una panoramica sull’attività dell’artista negli anni 70, svelando il lavoro creativo di Tornquist, ponendo in particolare risalto la particolarità delle tecniche e dei risultati che ne caratterizzano da sempre il personalissimo e originale linguaggio poetico
Comunicato stampa
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La mostra realizzata in concomitanza con l’antologica al Palazzo della Loggia - Salone Vanvitelliano di Brescia, indaga la ricerca artistica dell’artista fondata su un’analisi della comunicazione visiva, nella quale scienza ed arte si fondono ed il colore ne è la rivelazione
Il percorso espositivo propone attraverso l’esposizione di un numero selezionato di opere, una panoramica sull’attività dell’artista negli anni 70, svelando il lavoro creativo di Tornquist, ponendo in particolare risalto la particolarità delle tecniche e dei risultati che ne caratterizzano da sempre il personalissimo e originale linguaggio poetico.
Il tema della luce come colore, ha trovato in Tornquist quel “cacciatore di arcobaleni” che si muove nel mondo dei fenomeni naturali, dove egli scova le sue prede, le cattura e le libera in combinazioni cromatiche e in nuove sensazioni.
Fin dalle opere degli anni 70, la ricerca dell’accordo tra i colori apparentemente si risolve attraverso una ripartizione lineare che potrebbe far pensare alla rigorosa ricerca che fu perseguita in origine dalla pittura astratto/geometrica. In realtà Tornquist si chiede come l’accordo tra colori diversi possa restituire una forma di energia che nascendo dalla superficie sia in grado di liberarsi oltre la superficie, oltre l’apparenza.
Una ricerca che tende alla smaterializzazione dell’oggetto, proprio attraverso la luce. La tela si trasforma in qualcosa di diverso in grado di reggere il colore come pure entità. Il supporto così si declina nelle consistenze più varie: si squarcia, si flette, si increspa, si fa adatto a raccogliere la luce incidente, che permette al colore di animarsi e animare l’ambiente esterno restituendolo come pura energia.
I progetti cromatici di Tornquist non si limitano solo alle tele, ma includono anche l’ambiente circostante, da pianificazioni cromatiche di contesti urbani, a spazi interni con diverse funzionalità. Questa fusione tra arte e scienza tra lo spazio intimo della opera d’arte e quello pubblico rappresentano oggi le peculiarità principali della sua produzione. A Brescia, un esempio della sua attività è l’impianto del nuovo Termoutilizzatore ASM.
Jorrit Tornquist nasce nel 1938 in Austria, a Graz, dove compie gli studi di biologia e d’architettura e, dove muove i primi passi nel mondo artistico. Dal 1964 vive in Italia.
Da quarant'anni è protagonista di un’intensa attività di ricerca scientifico-artistica sulla percezione dell’interazione tra luce e colore. L’approccio strettamente metodologico avvicinava negli anni 60 il suo lavoro alla tradizione dell'Arte Concreta, pur avendo radici nel pensiero mistico simbolico. L'artista si è successivamente reso conto dell'insufficienza di un'arte limitata ad esperienze di tipo geometrico e programmato, giungendo ad elaborare una propria visione dell’uso del colore, concretizzata nella pubblicazione di testi e libri teorico didattici.
All’attività strettamente artistica, il maestro ha affiancato negli anni quella di docente di Colore al Politecnico di Milano, alla Facoltà di Architettura di Graz e all'Accademia Carrara di Bergamo, ed all’Istituto Europeo di Milano.
Il percorso espositivo propone attraverso l’esposizione di un numero selezionato di opere, una panoramica sull’attività dell’artista negli anni 70, svelando il lavoro creativo di Tornquist, ponendo in particolare risalto la particolarità delle tecniche e dei risultati che ne caratterizzano da sempre il personalissimo e originale linguaggio poetico.
Il tema della luce come colore, ha trovato in Tornquist quel “cacciatore di arcobaleni” che si muove nel mondo dei fenomeni naturali, dove egli scova le sue prede, le cattura e le libera in combinazioni cromatiche e in nuove sensazioni.
Fin dalle opere degli anni 70, la ricerca dell’accordo tra i colori apparentemente si risolve attraverso una ripartizione lineare che potrebbe far pensare alla rigorosa ricerca che fu perseguita in origine dalla pittura astratto/geometrica. In realtà Tornquist si chiede come l’accordo tra colori diversi possa restituire una forma di energia che nascendo dalla superficie sia in grado di liberarsi oltre la superficie, oltre l’apparenza.
Una ricerca che tende alla smaterializzazione dell’oggetto, proprio attraverso la luce. La tela si trasforma in qualcosa di diverso in grado di reggere il colore come pure entità. Il supporto così si declina nelle consistenze più varie: si squarcia, si flette, si increspa, si fa adatto a raccogliere la luce incidente, che permette al colore di animarsi e animare l’ambiente esterno restituendolo come pura energia.
I progetti cromatici di Tornquist non si limitano solo alle tele, ma includono anche l’ambiente circostante, da pianificazioni cromatiche di contesti urbani, a spazi interni con diverse funzionalità. Questa fusione tra arte e scienza tra lo spazio intimo della opera d’arte e quello pubblico rappresentano oggi le peculiarità principali della sua produzione. A Brescia, un esempio della sua attività è l’impianto del nuovo Termoutilizzatore ASM.
Jorrit Tornquist nasce nel 1938 in Austria, a Graz, dove compie gli studi di biologia e d’architettura e, dove muove i primi passi nel mondo artistico. Dal 1964 vive in Italia.
Da quarant'anni è protagonista di un’intensa attività di ricerca scientifico-artistica sulla percezione dell’interazione tra luce e colore. L’approccio strettamente metodologico avvicinava negli anni 60 il suo lavoro alla tradizione dell'Arte Concreta, pur avendo radici nel pensiero mistico simbolico. L'artista si è successivamente reso conto dell'insufficienza di un'arte limitata ad esperienze di tipo geometrico e programmato, giungendo ad elaborare una propria visione dell’uso del colore, concretizzata nella pubblicazione di testi e libri teorico didattici.
All’attività strettamente artistica, il maestro ha affiancato negli anni quella di docente di Colore al Politecnico di Milano, alla Facoltà di Architettura di Graz e all'Accademia Carrara di Bergamo, ed all’Istituto Europeo di Milano.
14
ottobre 2006
Jorrit Tornquist – Color-works
Dal 14 ottobre 2006 al 20 gennaio 2007
arte contemporanea
Location
LAC – LAGORIO ARTE CONTEMPORANEA
Brescia, Via Arnaldo Soldini, 9/11, (Brescia)
Brescia, Via Arnaldo Soldini, 9/11, (Brescia)
Orario di apertura
da martedì a sabato 9.30-12.30; 15.30-19.30
Vernissage
14 Ottobre 2006, ore 18
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