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Renzo Ferrari – Dal presente al presente-futuro
nelle opere ultime, esposte in questa mostra, sembra configurarsi un andamento risolutamente spostato nei confronti del fare precedente
Comunicato stampa
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Renzo Ferrari nasce a Cadro (Lugano) nel 1939, si forma alla fine degli anni '50 a Milano, dove frequenta l'Accademia di Brera. Nella capitale lombarda continua a vivere una volta terminati gli studi, iniziando il suo percorso espositivo con una mostra presso la galleria delle Ore che, con la galleria Bergamini, gli confermeranno ripetutamente il loro interesse nel tempo. Tra i riconoscimenti importanti si segnalano il Premio Diomira per il disegno e Premio Feltrinelli per la pittura.
Ferrari, sempre seguito con interesse dalla critica attenta alle manifestazioni artistiche di spessore esistenziale (De Micheli, Bruno, Tassi, Del Giudice, Sanesi, Quintavalle, Crespi, Schönenberger, Jean Soldini), ha presentato il suo lavoro con regolarità in spazi espositivi in Ticino e in Italia, dove negli anni '80 ha partecipato anche a importanti mostre collettive di taglio generazionale: L'opera dipinta 1960 -1980 (1982) e Le strade: dieci pittori a Milano (1989) presso il Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell'Università di Parma; Il segno della pittura e della scultura (1983) e Geografie dell'informale (1987) alla Permanente di Milano.
Ora, nelle opere ultime, esposte in questa mostra, sembra configurarsi un andamento risolutamente spostato nei confronti del fare precedente. Come se un sogno in qualche modo sinora tenuto stretto a sé, mai lasciato interamente libero, iniziasse a concretizzarsi, un sogno pregno di futuro e di lievità e di luce (dovessi, appunto, esser costretto ad indicare un nuovo germe accertabile di tale metamorfosi in atto, nominerei una visibile e invisibile evidenza dell’illuminare, un effuso lucore…).…). Il che – conosco bene tale sentimento desiderante – pare avventurarsi senza cautele in un progressivo abbandono, in una lateralizzazione delle incarnate espressioni della contemporaneità, ma insieme, e direi ancora di più, ancor oltre, tendere a costituire una “distanza” dove immaginazione, capacità, intelligenza delle cose, possono respirare affratellandosi. Un’arte coraggiosa: credo si abbia necessità di ciò.
- testo di Giancarlo Majorino dal volume che accompagna la mostra “Renzo Ferrari. Opere su carta”, edizioni Sottoscala -
Giovedì 26 ottobre ore 18
Proiezione, con accompagnamento musicale dal vivo, del film Walker. Renzo Ferrari (2004, 33’)
Sceneggiatura e regia Villi Hermann
Con Renzo Ferrari e Francesco Porzio
Musica: Christian Gilardi flauti e programming; Zeno Gabaglio violoncello e live electronic (Altrisuoni)
Il film su Renzo Ferrari non è una biografia, ma una sorta di “spia biografica”, fatta d'indizi scoperti all'interno dei suoi quadri: associazioni, oggetti, sculture, ombre e segnali. Il regista mostra il suo punto di vista, un racconto di fiction, un viaggio biografico attraverso la sua pittura, i luoghi milanesi dove vive l’artista, il suo atelier e i piccoli disegni del suo taccuino, le annotazioni del suo diario...
Ferrari, sempre seguito con interesse dalla critica attenta alle manifestazioni artistiche di spessore esistenziale (De Micheli, Bruno, Tassi, Del Giudice, Sanesi, Quintavalle, Crespi, Schönenberger, Jean Soldini), ha presentato il suo lavoro con regolarità in spazi espositivi in Ticino e in Italia, dove negli anni '80 ha partecipato anche a importanti mostre collettive di taglio generazionale: L'opera dipinta 1960 -1980 (1982) e Le strade: dieci pittori a Milano (1989) presso il Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell'Università di Parma; Il segno della pittura e della scultura (1983) e Geografie dell'informale (1987) alla Permanente di Milano.
Ora, nelle opere ultime, esposte in questa mostra, sembra configurarsi un andamento risolutamente spostato nei confronti del fare precedente. Come se un sogno in qualche modo sinora tenuto stretto a sé, mai lasciato interamente libero, iniziasse a concretizzarsi, un sogno pregno di futuro e di lievità e di luce (dovessi, appunto, esser costretto ad indicare un nuovo germe accertabile di tale metamorfosi in atto, nominerei una visibile e invisibile evidenza dell’illuminare, un effuso lucore…).…). Il che – conosco bene tale sentimento desiderante – pare avventurarsi senza cautele in un progressivo abbandono, in una lateralizzazione delle incarnate espressioni della contemporaneità, ma insieme, e direi ancora di più, ancor oltre, tendere a costituire una “distanza” dove immaginazione, capacità, intelligenza delle cose, possono respirare affratellandosi. Un’arte coraggiosa: credo si abbia necessità di ciò.
- testo di Giancarlo Majorino dal volume che accompagna la mostra “Renzo Ferrari. Opere su carta”, edizioni Sottoscala -
Giovedì 26 ottobre ore 18
Proiezione, con accompagnamento musicale dal vivo, del film Walker. Renzo Ferrari (2004, 33’)
Sceneggiatura e regia Villi Hermann
Con Renzo Ferrari e Francesco Porzio
Musica: Christian Gilardi flauti e programming; Zeno Gabaglio violoncello e live electronic (Altrisuoni)
Il film su Renzo Ferrari non è una biografia, ma una sorta di “spia biografica”, fatta d'indizi scoperti all'interno dei suoi quadri: associazioni, oggetti, sculture, ombre e segnali. Il regista mostra il suo punto di vista, un racconto di fiction, un viaggio biografico attraverso la sua pittura, i luoghi milanesi dove vive l’artista, il suo atelier e i piccoli disegni del suo taccuino, le annotazioni del suo diario...
04
ottobre 2006
Renzo Ferrari – Dal presente al presente-futuro
Dal 04 al 28 ottobre 2006
arte contemporanea
Location
ISTITUTO SVIZZERO – SEDE DI MILANO
Milano, Via Del Vecchio Politecnico, 3, (Milano)
Milano, Via Del Vecchio Politecnico, 3, (Milano)
Orario di apertura
lunedì-venerdì 11.00 – 17.00, sabato 14.00 – 18.00
Vernissage
4 Ottobre 2006, ore 18
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