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Giampiero Cane
EXTRA – Giampiero Cane (I) – presentazione del libro Con-fusa-mente (CLUEB) /ascolti
in collaborazione con Modo Infoshop
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Giovedi 26 ottobre alle 22.00 Raum, in Via Ca' Selvatica 4/d, ospita la presentazione del libro Con-fusa-mente di Giampiero Cane (Clueb) con ascolti musicali a cura dell'autore.
La musica del Novecento vista attraverso lo sguardo attento di un celebre critico musicale italiano, che alterna in questo saggio un approccio teorico che analizza i motivi estetici e contenutistici dei diversi generi musicali del ‘900 ad un approccio tecnico/pratico che mette in evidenza gli strumenti e i modi di produrre musica.
Secolo oltremodo lungo, per la vita della musica, il Novecento ci obbliga a registrare una varietà e ricchezza d’idee e di pratiche quanto, forse, nessun’altra epoca storica. Nel suo decorso si modificano, arricchendosi, i materiali che i musicisti usano per esprimersi creativamente; vengono guadagnati all’espressione strumenti linguistici nuovi che servono alla costruzione degli oggetti estetici; si allarga, uscendo dai confini occidentali e da quelli della pratica istituzionalizzata, l’attenzione all’insieme del pensiero che ha concepito idee in relazione al sonoro musicale; si assiste al nascere, definirsi ed affermarsi di un nuovo modello di musicalità; infine tutto è rimesso in discussione e in gioco da una nuova teoria musicale che prende corpo a metà del secolo. Non è poco, per un arco di tempo men che centenario, per quello che altri, da un differente punto di vista, ha definito «il secolo breve».
Particolarmente vivace, inoltre, l’evolversi delle cose musicali negli anni del primo quarto del secolo, quando ancora la cultura borghese non era arretrata dinanzi a quella sopravveniente, di massa e, parallelamente, non avevano ancora trovato terreno fertile le demagogie nazionalpopolari che si sarebbero solidamente impiantate in Europa solo nel secondo quarto del Novecento. A queste ultime va addebitato, da un lato, il carattere regressivo e autoritario, e nel contempo – sia pur nella loro pratica solo propagandistica ed euforizzante – il trionfo dei grandi numeri. (dalle note di copertina)
Giampiero Cane, professore di Musica contemporanea presso il DAMS dell’Università di Bologna, critico musicale per diverse testate giornalistiche fra le quali “Il Manifesto”, numerosi i suoi libri sul Jazz pubblicati presso CLUEB.
Col supporto di Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna, Città del Capo - Radio Metropolitana, Radio Città Fujiko, Edizioni Zero.
La musica del Novecento vista attraverso lo sguardo attento di un celebre critico musicale italiano, che alterna in questo saggio un approccio teorico che analizza i motivi estetici e contenutistici dei diversi generi musicali del ‘900 ad un approccio tecnico/pratico che mette in evidenza gli strumenti e i modi di produrre musica.
Secolo oltremodo lungo, per la vita della musica, il Novecento ci obbliga a registrare una varietà e ricchezza d’idee e di pratiche quanto, forse, nessun’altra epoca storica. Nel suo decorso si modificano, arricchendosi, i materiali che i musicisti usano per esprimersi creativamente; vengono guadagnati all’espressione strumenti linguistici nuovi che servono alla costruzione degli oggetti estetici; si allarga, uscendo dai confini occidentali e da quelli della pratica istituzionalizzata, l’attenzione all’insieme del pensiero che ha concepito idee in relazione al sonoro musicale; si assiste al nascere, definirsi ed affermarsi di un nuovo modello di musicalità; infine tutto è rimesso in discussione e in gioco da una nuova teoria musicale che prende corpo a metà del secolo. Non è poco, per un arco di tempo men che centenario, per quello che altri, da un differente punto di vista, ha definito «il secolo breve».
Particolarmente vivace, inoltre, l’evolversi delle cose musicali negli anni del primo quarto del secolo, quando ancora la cultura borghese non era arretrata dinanzi a quella sopravveniente, di massa e, parallelamente, non avevano ancora trovato terreno fertile le demagogie nazionalpopolari che si sarebbero solidamente impiantate in Europa solo nel secondo quarto del Novecento. A queste ultime va addebitato, da un lato, il carattere regressivo e autoritario, e nel contempo – sia pur nella loro pratica solo propagandistica ed euforizzante – il trionfo dei grandi numeri. (dalle note di copertina)
Giampiero Cane, professore di Musica contemporanea presso il DAMS dell’Università di Bologna, critico musicale per diverse testate giornalistiche fra le quali “Il Manifesto”, numerosi i suoi libri sul Jazz pubblicati presso CLUEB.
Col supporto di Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna, Città del Capo - Radio Metropolitana, Radio Città Fujiko, Edizioni Zero.
26
ottobre 2006
Giampiero Cane
26 ottobre 2006
presentazione
serata - evento
serata - evento
Location
RAUM
Bologna, Via Ca' Selvatica, 4/D, (Bologna)
Bologna, Via Ca' Selvatica, 4/D, (Bologna)
Vernissage
26 Ottobre 2006, ore 22
Editore
CLUEB
Autore