Appuntamento da non perdere sabato 14 ottobre alla Galleria d’Arte 18, uno degli spazi più creativi della città. L’occasione è data dall’inaugurazione della mostra personale dell’artista Clinio Giorgio Biavati, che nella stessa giornata presenterà “ALTIS, il mito impuro”, volume che ne raccoglie le opere. Non un catalogo, ma una vera edizione di pregio firmata RareBooks Giraldi.



“Non ci faranno rinunciare alla bellezza solo perché questo mondo ne ha paura”: scrive così Beatrice Buscaroli, nota critica d’arte, nella prefazione del volume di Biavati. Sì perché la bellezza, non stereotipata, non banale, è al centro dell’opera dell’artista. La bellezza non nella sua accezione piu’ ovvia, ma in una ricerca, quasi un’indagine sul feminino e sulla sensibilità sottintesa.



E scrive ancora: “Nelle sue fotografie la figura della donna è centrale e tutto ruota intorno a questa presenza. Il gusto dell’immagine ci riporta ad un mondo silenzioso, fatto di piccoli gesti allusivi, caratterizzato da una luce tagliata che definisce esposizioni e nascondimenti, inserimenti e sottrazioni. E’ un mondo immaginato, vagheggiato, in parte ricordato. La sua rappresentazione centrale del femminile è preziosa, significativa, necessaria verrebbe da dire”.



Le opere di Biavati non sono semplici fotografie: “ Biavati segue il procedimento di costruzione della foto con la meticolosità di un regista che monta un set dopo averlo sognato alla Kurosawa, disegnato alla Fellini, dipinto alla Tommasi Ferroni, montato come una sequenza di foto alla Wenders o alla Greenaway”.



Essenziale aggiungere che l’immagine complessiva che ne risulta è fuori da ogni idea di definizione del corpo, estranea ad una fisicità reale.