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Angelo Palazzini
La pittura di Angelo Palazzini è il risultato del colloquio tra elementi stilistici e temporali certamente diversi. Sono visibili nelle sue opere quei silenzi metafisici dechirichiani ma anche le atmosfere sospese del Realismo Magico, senza tuttavia rinunciare mai ad una personalità spiccata
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria Stefano Forni è lieta di informare che Sabato 14 Ottobre 2004, alle ore 17, si inaugura, nelle sale di Piazza Cavour 2, la personale dell’artista Angelo Palazzini.
La pittura di Angelo Palazzini è il risultato del colloquio tra elementi stilistici e temporali certamente diversi. Sono visibili nelle sue opere quei silenzi metafisici dechirichiani ma anche le atmosfere sospese del Realismo Magico, senza tuttavia rinunciare mai ad una personalità spiccata.
C’è un continuo altalenare tra sogno e realtà, tra ordinario e paradosso. Il funzionario dell’Istat diventa Pinocchio, una cassettiera è il luogo segreto su cui viene costruita una città, e così via, fino alla mucca che funge da armadio dell’agriturismo. Tutto sembra qualcosa che poi non è, oppure è qualcosa che non sembrerebbe, per la gioia di chi al quotidiano accosta l’onirico.
“[…] Palazzini lavora su una struttura visiva prettamente surreale, ma le atmosfere che le sue opere emanano, sono l’eco di quell’agorà metafisico che nell’enigma del “tempo” trovano il proprio compimento e la propria giustificazione. In questa emanazione dell’indicibile non esistono coordinate spazio-temporali precise, e laddove fossero indicate da un oggetto specifico, o da più oggetti, queste verrebbero comunque contraddette da un altro elemento (o come in alcuni casi dal titolo stesso dell’opera). Nelle sue opere d’arte il tempo si rivela e magicamente si arresta; il tempo si addormenta e si ridesta in forme tenebrosamente luminose e scintillanti.
Rappresentare il tempo nel suo glorioso tentativo di abolirlo e quindi di ridurlo a presenza. Questo è il tentativo dell’arte di conquistare l’eternità. […]”
Ivan Croce
L’insonnia del pensiero per una notte d’airone
dal catalogo della mostra
La pittura di Angelo Palazzini è il risultato del colloquio tra elementi stilistici e temporali certamente diversi. Sono visibili nelle sue opere quei silenzi metafisici dechirichiani ma anche le atmosfere sospese del Realismo Magico, senza tuttavia rinunciare mai ad una personalità spiccata.
C’è un continuo altalenare tra sogno e realtà, tra ordinario e paradosso. Il funzionario dell’Istat diventa Pinocchio, una cassettiera è il luogo segreto su cui viene costruita una città, e così via, fino alla mucca che funge da armadio dell’agriturismo. Tutto sembra qualcosa che poi non è, oppure è qualcosa che non sembrerebbe, per la gioia di chi al quotidiano accosta l’onirico.
“[…] Palazzini lavora su una struttura visiva prettamente surreale, ma le atmosfere che le sue opere emanano, sono l’eco di quell’agorà metafisico che nell’enigma del “tempo” trovano il proprio compimento e la propria giustificazione. In questa emanazione dell’indicibile non esistono coordinate spazio-temporali precise, e laddove fossero indicate da un oggetto specifico, o da più oggetti, queste verrebbero comunque contraddette da un altro elemento (o come in alcuni casi dal titolo stesso dell’opera). Nelle sue opere d’arte il tempo si rivela e magicamente si arresta; il tempo si addormenta e si ridesta in forme tenebrosamente luminose e scintillanti.
Rappresentare il tempo nel suo glorioso tentativo di abolirlo e quindi di ridurlo a presenza. Questo è il tentativo dell’arte di conquistare l’eternità. […]”
Ivan Croce
L’insonnia del pensiero per una notte d’airone
dal catalogo della mostra
14
ottobre 2006
Angelo Palazzini
Dal 14 ottobre al 09 novembre 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA STEFANO FORNI
Bologna, Piazza Cavour, 2, (Bologna)
Bologna, Piazza Cavour, 2, (Bologna)
Orario di apertura
dal Martedì al Sabato 10.00-12.30 e 16.00-19.00 Domenica 16.00-19.30
Vernissage
14 Ottobre 2006, ore 17
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