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Mimmo Rotella – Bellezza eterna, miti e fumetti
serigrafie e pezzi unici
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Maggio 2006: nasce nel cuore di Padova lo SPAZIOTINDACI un nuovo spazio espositivo che vuole far incontrare l’arte e la città attraverso la creazione di eventi culturali particolari.
SPAZIOTINDACI è aperto ad ogni genere espressivo e si pone l’obiettivo di indagare le connessioni ed i confini, ormai sempre più labili, tra arte e vita, con i suoi eventi e le sue iniziative si propone di sviluppare un dialogo particolare soprattutto con i giovani, per stimolare la loro curiosità e l’amore verso tutto ciò che è arte.
L’obiettivo di questo spazio culturale di nuova concezione é suscitare emozioni e riflessioni , condividerle e trasmetterle ogni giorno con un lavoro attento e in costante rapporto con gli eventi culturali della città.
Proprio la fascinazione di Mimmo Rotella per la cultura urbana in tutte le sue manifestazioni, ha spinto LO SPAZIOTINDACI a presentare a Padova per la prima volta in collaborazione con la Fondazione Rotella e Spirale Duemila la mostra: “Bellezza eterna, miti e fumetti” , ricca di numerose serigrafie, della migliore opera grafica del maestro e di quattro pezzi unici di straordinaria intensità espressiva, che riguardano i due grandi amori del maestro: Marilyn e il mondo del cinema e del fumetto.
Lo SPAZIOTINDACI in occasione di questa mostra ha prodotto il catalogo con le immagini dei lavori di Rotella presenti all’esposizione, ispirandosi al libro-oggetto “Bellezza eterna” che nasce da un progetto di Pietro Mascitti e comprende dieci multipli décollages dell’artista, dieci poesie inedite appositamente composte da Alda Merini, un’introduzione dal titolo “Omaggio a Marilyn” di Vincenzo Mollica ed un testo critico “Concerto a sei mani” di Enrico Giustacchini. Sia il catalogo che il libro saranno in vendita in mostra.
Rotella è considerato oggi il maestro della “pop art” italiana soprattutto per le immagini cult dei suoi décollages, che resistono vitali e potenti da quasi cinquant’anni.
Quando ritorna dal suo viaggio a Kansas City, negli Stati Uniti, dove aveva trascorso due anni in qualità di artista residente presso l’università, scopre sui muri di Roma i manifesti lacerati. Per Rotella rappresentano una autentica rivelazione, trova finalmente uno spazio di ricerca che corrisponde alla sua identità e al suo modo di intuire e sentire la realtà.
I manifesti per lui diventano materiale visivo e contemporaneamente sono icone di un tempo in cui il consumismo di massa sta già a quell’epoca producendo i suoi effetti nella esaltazione di uno stile di vita improntato alla conquista del benessere a tutti i costi.
Nel 1958 il maestro proclamava dalla sua amata Roma che “strappare i manifesti dai muri è la sola compensazione, l’unico mezzo per protestare contro una società che ha perso il gusto delle trasformazioni favolose…se avessi la forza di Sansone, incollerei Piazza di Spagna con le sue tinte autunnali tenere e molli sulle rosse piazze del Gianicolo ai bagliori del sole calante..”
È come se l’avesse avuta questa forza, perché con il suo “fare” artistico si è reso un indispensabile testimone del tempo dei mass-media ed un impareggiabile indagatore del destino della modernità.
In questa mostra infatti l’artista racconta e celebra, in modo del tutto personale, il mito di Marilyn, del cinema e dei fumetti per renderli, attraverso l’opera d’arte, eterni. Rotella narra la vita e la nostra epoca strappando e ricomponendo manifesti, la carta diventa materia viva per rappresentare il gioco delle anime, come afferma Vincenzo Mollica nella introduzione del libro.
L’arte e la vita si intrecciano indissolubilmente e l’artista ne svela connessioni e illusioni. Rotella scandaglia la natura umana, che spesso ama nascondersi dietro la finzione, assemblando frammenti di carta e strappi, appropriandosi con questo gesto dei volti degli attori, dei titoli dei film, dei fumetti. Rotella, tramite i suoi décollages, fa entrare la strada nella sua arte e rende la comunicazione pubblicitaria spettacolare e scenografica , per cui le città divengono parte di un vero e proprio processo creativo.
Il maestro, che è stato uno dei più grandi protagonisti della scena culturale a partire dagli anni ’50 assieme a Burri, Manzoni e Fontana, nell’aprile del 2002 aveva ricevuto, su proposta del ministro per i Beni Culturali Giuliano Urbani, la medaglia d’oro per le Arti Visive dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Nel maggio del 2004 Rotella ricevette la laurea honoris causa in Architettura presso l’Università degli Studi Mediterranei di Reggio Calabria.
SPAZIOTINDACI è aperto ad ogni genere espressivo e si pone l’obiettivo di indagare le connessioni ed i confini, ormai sempre più labili, tra arte e vita, con i suoi eventi e le sue iniziative si propone di sviluppare un dialogo particolare soprattutto con i giovani, per stimolare la loro curiosità e l’amore verso tutto ciò che è arte.
L’obiettivo di questo spazio culturale di nuova concezione é suscitare emozioni e riflessioni , condividerle e trasmetterle ogni giorno con un lavoro attento e in costante rapporto con gli eventi culturali della città.
Proprio la fascinazione di Mimmo Rotella per la cultura urbana in tutte le sue manifestazioni, ha spinto LO SPAZIOTINDACI a presentare a Padova per la prima volta in collaborazione con la Fondazione Rotella e Spirale Duemila la mostra: “Bellezza eterna, miti e fumetti” , ricca di numerose serigrafie, della migliore opera grafica del maestro e di quattro pezzi unici di straordinaria intensità espressiva, che riguardano i due grandi amori del maestro: Marilyn e il mondo del cinema e del fumetto.
Lo SPAZIOTINDACI in occasione di questa mostra ha prodotto il catalogo con le immagini dei lavori di Rotella presenti all’esposizione, ispirandosi al libro-oggetto “Bellezza eterna” che nasce da un progetto di Pietro Mascitti e comprende dieci multipli décollages dell’artista, dieci poesie inedite appositamente composte da Alda Merini, un’introduzione dal titolo “Omaggio a Marilyn” di Vincenzo Mollica ed un testo critico “Concerto a sei mani” di Enrico Giustacchini. Sia il catalogo che il libro saranno in vendita in mostra.
Rotella è considerato oggi il maestro della “pop art” italiana soprattutto per le immagini cult dei suoi décollages, che resistono vitali e potenti da quasi cinquant’anni.
Quando ritorna dal suo viaggio a Kansas City, negli Stati Uniti, dove aveva trascorso due anni in qualità di artista residente presso l’università, scopre sui muri di Roma i manifesti lacerati. Per Rotella rappresentano una autentica rivelazione, trova finalmente uno spazio di ricerca che corrisponde alla sua identità e al suo modo di intuire e sentire la realtà.
I manifesti per lui diventano materiale visivo e contemporaneamente sono icone di un tempo in cui il consumismo di massa sta già a quell’epoca producendo i suoi effetti nella esaltazione di uno stile di vita improntato alla conquista del benessere a tutti i costi.
Nel 1958 il maestro proclamava dalla sua amata Roma che “strappare i manifesti dai muri è la sola compensazione, l’unico mezzo per protestare contro una società che ha perso il gusto delle trasformazioni favolose…se avessi la forza di Sansone, incollerei Piazza di Spagna con le sue tinte autunnali tenere e molli sulle rosse piazze del Gianicolo ai bagliori del sole calante..”
È come se l’avesse avuta questa forza, perché con il suo “fare” artistico si è reso un indispensabile testimone del tempo dei mass-media ed un impareggiabile indagatore del destino della modernità.
In questa mostra infatti l’artista racconta e celebra, in modo del tutto personale, il mito di Marilyn, del cinema e dei fumetti per renderli, attraverso l’opera d’arte, eterni. Rotella narra la vita e la nostra epoca strappando e ricomponendo manifesti, la carta diventa materia viva per rappresentare il gioco delle anime, come afferma Vincenzo Mollica nella introduzione del libro.
L’arte e la vita si intrecciano indissolubilmente e l’artista ne svela connessioni e illusioni. Rotella scandaglia la natura umana, che spesso ama nascondersi dietro la finzione, assemblando frammenti di carta e strappi, appropriandosi con questo gesto dei volti degli attori, dei titoli dei film, dei fumetti. Rotella, tramite i suoi décollages, fa entrare la strada nella sua arte e rende la comunicazione pubblicitaria spettacolare e scenografica , per cui le città divengono parte di un vero e proprio processo creativo.
Il maestro, che è stato uno dei più grandi protagonisti della scena culturale a partire dagli anni ’50 assieme a Burri, Manzoni e Fontana, nell’aprile del 2002 aveva ricevuto, su proposta del ministro per i Beni Culturali Giuliano Urbani, la medaglia d’oro per le Arti Visive dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Nel maggio del 2004 Rotella ricevette la laurea honoris causa in Architettura presso l’Università degli Studi Mediterranei di Reggio Calabria.
11
ottobre 2006
Mimmo Rotella – Bellezza eterna, miti e fumetti
Dall'undici ottobre al 31 dicembre 2006
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
SPAZIO TINDACI
Padova, Via Dante, 17, (Padova)
Padova, Via Dante, 17, (Padova)
Orario di apertura
tutti i giorni tranne il lunedì mattina dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.40 alle 19.30
Autore