Quella di Marco Grassi è una pittura spudorata, caustica e aggressiva, molto sopra le righe, da linea dura della nuova figurazione. Non tanto, o non solo, per i soggetti rappresentati ma soprattutto per i colori e per il disegno.

La ricerca di Grassi si muove soprattutto, se non esclusivamente, attorno al corpo, ma l’artista non vuole che sia limitata a esso, che si concluda con il reperimento d’una nuova figura da inserire nella galleria delle creazioni. La carne, il carattere, l’intenzione dei personaggi rappresentati, seppur palesi e dichiarati, devono lasciare comunque interdetti, far sospettare che ci sia qualcosa sotto, che dietro le apparenze si nasconda ben altro.

La tecnica e lo stile di Grassi esprimono la sensualità: i lavori dell’artista preferiscono suggerire invece che svelare, ma i colori così vivi e vibranti, e le linee che sembrano accendersi di passione raccontano il piacere del conoscersi e del sentire del corpo.

La sensualità è espressa nei lavori di Grassi non solo dal soggetto rappresentato, giovani ragazze sfrontate che sfidano lo spettatore ad ammirarle, ma soprattutto per i colori e per il disegno. Proprio i toni di tele e tavole sono infatti profondamente disinibiti, liberi da condizionamenti, liquidi e sensuali, come il tratto è debordante, ansimante, esagerato.


Marco Grassi (Milano, 1976), allievo del corso di pittura di Luciano Fabro presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, si diploma nel 2001 con una tesi dal titolo Aerosolart. Durante gli studi è assistente presso lo studio di scultura di Arnaldo Pomodoro e lo studio di architettura di Andrea Branzi, e realizza interventi decorativi per gli show room Zani & Zani a Milano e Los Angeles. Dal 1995 partecipa ai più importanti aerosolart e graffiti expo ed espone in diverse collettive.