La mostra dal titolo estrapolato dai concetti schopenahaueriani della vista e dei colori è un’esposizione

di Luigi Boille e Carlo Lorenzetti.

Maestri protagonisti dell’arte in Italia e nel mondo, l’uno pittore, l’altro scultore, espongono qui circa

dodici opere di ultimissima produzione nelle quali si rintracciano le qualità che li hanno sempre

contraddistinti tra rigore stilistico e costanza nella ricerca.

Boille che sempre più sviluppa la sua ricerca sul segno e sul bisogno del bianco riduce l’azione segnica

e lascia aperti spazi vibranti di pura pittura, in cui un’attenta analisi rileva temperie di celate emozioni

mentre il segno emergente ne accentua la fase dinamica tra viaggio sotterraneo ed emersione esplosiva.

In Carlo Lorenzetti con i suoi rilievi parietali di alluminio ci accompagna verso un mondo fatto

di leggerezza, quasi antigravitazionale, dove la luce è catturata e riflessa, dalle superfici sbalzate e lievi,

una scultura che ribalta e nobilita il concetto della pesantezza del ferro e caratterizza lo spazio

circostante di pura poesia.





Bruno Aller