S’inaugura sabato 14 ottobre alle ore 18.00 a Trieste alla Galleria Rettori Tribbio 2 la mostra personale della pittrice Nora Carella intitolata Luci e trasparenze. Introdotta sul piano critico dall’architetto Marianna Accerboni, la rassegna propone più di una trentina di opere recenti realizzate dall’artista ad olio su tela e rimarrà visitabile fino al 27 ottobre.



Con inesauribile linfa creativa - scrive Accerboni - la pittrice Nora Carella presenta in questa rassegna le impressioni e le luci del suo ultimo viaggio, che l’ha condotta in Ungheria sulle rive del lago Balaton, il cosiddetto “mare ungherese”, dove il morbido incedere della pustza incontra i grigi bagliori di una superficie cangiante verso il verde cupo o verso altri toni di colore, suggeriti dal cielo e dal mutare dei venti.

Ancora una volta l’artista, notissima in Italia e all’estero per i suoi ritratti a personaggi famosi e per le trasparenze dei vetri e delle nature morte, ci stupisce per la rapida intuizione e l’immediata gestualità, che la portano a fissare con grande aderenza al vero, ma al contempo in un’atmosfera di sogno, i luoghi reali, cogliendone l’essenza e ‘l’impressione’. La pittrice compie quest’operazione con la leggerezza e l’essenzialità proprie di quelle correnti artistiche che, nel corso del tempo, hanno preso spunto dalla lezione impressionista, per poi decollare verso una più decisa e intensa dinamicità del tratto: il neoimpressionismo, appunto, che, nell’incedere creativo della Carella, si lega anche al linguaggio neoromantico, il quale ispira oggi numerosi autori.

Legata alla luce, che sa magistralmente raffigurare con brevi cenni - conclude Accerboni - Nora ripropone in questa sua personale anche alcune vedute di Venezia e un certo numero di marine, accanto ai suoi celebri vetri e a una breve serie di figure femminili d’ispirazione Liberty. E dimostra ancora una volta la capacità di rinnovarsi e di saper reinterpretare in modo del tutto personale la grazia e il lirico sentire di De Pisis e il silenzio della pittura morandiana, arricchendo a volte tali parametri di una veemenza fauve, moderata e armonizzata da un senso innato di delicato equilibrio e di fragrante femminilità.