Don Chisciotte non sono io, ma come artista l´utopia mi appartiene. Di poca concretezza è lui, di poca concretezza è l´arte, che vive dell´ineffabile. Ma alla fine quel gesto che fai, dipingendo, crea il senso
Mimmo Paladino

L’Instituto Cervantes invita a Milano Mimmo Paladino per un assaggio del suo personalissimo Qujiote: installazioni, sculture, dipinti, uno spettacolo teatrale, un lungometraggio e due opere editoriali -Editalia Gruppo Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato-. Un ambizioso progetto che l’artista ha dedicato all’eroe cervantino in occasione del quarto centenario dell’uscita del romanzo, nel 2005. In questa mostra verrano esposte tutte le opere realizzate dal connubio tra l’artista ed Editalia – Gruppo Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato: un libro d’artista, un'edizione integrale del romanzo, gli acquarelli originali e le incisioni utilizzate per illustrare entrambi i volumi. Sarà inoltre presente una selezione di fotografie, scattate da Pasquale Palmieri, del film diretto dallo stesso Paladino e presentato alla recente edizione del Festival del Cinema di Venezia. Veri e propri poemi visuali, un sorprendente viaggio nell’immaginario chisciottesco che Paladino ha compiuto per raccontare il più popolare eroe-antieroe di tutti i tempi.

ll libro d’artista
In più di sessanta illustrazioni realizzate con le più svariate tecniche, Mimmo Paladino compone un suo originalissimo Don Chisciotte in cui le immagini dell’artista dialogano con i versi del poeta Giuseppe Conte. A realizzare questo prezioso libro, a tiratura limitata in 120 copie numerate, interviene Roberto Gatti, dando forma, respiro e voce all’invenzione di Paladino, alla sua fantasia cromatica, alla sua ironia e alla grande varietà di schemi rappresentativi e di tecniche esecutive. Il cofanetto contiene inoltre una litografia originale dell’artsita.

L’edizione integrale del Don Chisciotte
La raffinata edizione del Don Chisciotte, che riproduce il testo integrale di Miguel de Cervantes nell’ormai classica traduzione di Alfredo Giannini, è illustrata ed interpretata da Mimmo Paladino attraverso centocinquanta opere pittoriche tra acquarelli e disegni. Il cofanetto, contenente i due volumi rilegati in pelle, è stato realizzato in 999 esemplari numerati.


Mimmo Paladino
Nato a Paduli, in provincia di Benevento nel 1948, è considerato uno dei più noti rappresentanti della transavanguardia. Nella sua prima esposizione, che risale al 1968, è evidente l’influenza degli artisti pop americani. Pochi anni più tardi inizia le sue sperimentazioni con il mezzo fotografico, associandolo spesso a disegni. All’inizio degli anni ’80 unisce alla profonda matrice concettuale delle sue creazioni un rinnovato interesse per la figura, in particolare per l'arte primitiva e tribale: realizza enigmatiche figure totemiche in bronzo, legno o calcare, e numerose installazioni. Opere di forte impatto visivo nelle quali racconta il proprio mondo interiore, primordiale e magico. Oltre all'elaborazione di superfici di grandi dimensioni, utilizza l'incisione e molte altre tecniche: introduce presto nelle sue tele elementi scolpiti, spiazzando i critici per la straordinaria coesione fra modernità e arte povera. Tra le sue opere più significative ricordiamo: Hortus Conclusus (Benevento, Chiostro di San Domenico –1992), I dormienti (Poggibonsi, 1988) e La montagna di sale (Napoli, 1995). Nel 2000 vince il Premio UBU come miglior scenografo per l’ Edipo Re di Mario Martone. Realizza le illustrazioni dell’Iliade e dell’Odissea. Nello stesso anno progetta la scenografia dell’omonima rappresentazione teatrale, con voce recitante di Toni Servillo. Sempre attento al mondo del teatro, realizza la scenografia del Tancredi. Nel 2003 illustra l’Ulisse di James Joyce e realizza le scenografie per il Teatro Chatelet di Parigi. Nel 2004 vince il suo secondo Premio UBU per le scenografie dell’Edipo a Colono, regia di Mario Martone. Realizza le illustrazioni dell’edizione giapponese di Pinocchio, e della Nuova Bibbia, raccontata da Silvia Giacomoni. L'artista è attualmente impegnato nella progettazione delle scenografie dello spettacolo teatraleFidelio, diretto da Toni Servillo. Celebrato dal gotha della critica d'arte contemporanea, Paladino è membro onorario della Royal Academy di Londra e le sue opere sono collocate in permanenza in alcuni dei principali musei internazionali tra cui il Metropolitan Museum di New York.