Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Nicola Samorì
Le opere dell’artista potrebbero essere considerate affreschi contemporanei, anche se dell’affresco ci restituiscono soltanto l’apparenza, il simulacro, una sorta di spiazzante evocazione
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria Santa Marta ospiterà dal 14 ottobre fino a fine novembre la mostra di Nicola Samorì.
Le opere dell’artista potrebbero essere considerate affreschi contemporanei, anche se dell’affresco ci restituiscono soltanto l’apparenza, il simulacro, una sorta di spiazzante evocazione.
Samorì crea per decostruzione: l’artista opera quale medico legale e per indagare l’uomo, la sua storia, il suo carattere ha bisogno di scavare, sezionare, smontare e rimontare. Il suo occhio e le sue mani come un teleobiettivo e un bisturi investigano il fisico, entrano dentro, si tuffano tra carni e membra diventate all’improvviso leggibili e trasparenti come radiografie, precise e annotate come curve altimetriche da carta geografica. Preferisce concentrarsi sulla parte, sulla sezione, sul particolare, e spesso preferisce il torso, visto come centro del carattere e della personalità, come baricentro della figura, come raccordo di tutto il resto, dalle braccia alle gambe alla testa. Tra cuore e cervello sceglie con decisione il primo.
Il fascino della pittura di Samorì sta proprio nell’agire subderma, sottopelle, nel tentativo di mettere a nudo l’uomo, privandolo da quella barriera, la pelle appunto, che lo separa, salvandolo, dal mondo. Dai volti l’artista cancella ogni passione, chiude gli occhi ai modelli, forse per preservarli da qualche verità che sarebbe meglio non vedere.
Le opere dell’artista potrebbero essere considerate affreschi contemporanei, anche se dell’affresco ci restituiscono soltanto l’apparenza, il simulacro, una sorta di spiazzante evocazione.
Samorì crea per decostruzione: l’artista opera quale medico legale e per indagare l’uomo, la sua storia, il suo carattere ha bisogno di scavare, sezionare, smontare e rimontare. Il suo occhio e le sue mani come un teleobiettivo e un bisturi investigano il fisico, entrano dentro, si tuffano tra carni e membra diventate all’improvviso leggibili e trasparenti come radiografie, precise e annotate come curve altimetriche da carta geografica. Preferisce concentrarsi sulla parte, sulla sezione, sul particolare, e spesso preferisce il torso, visto come centro del carattere e della personalità, come baricentro della figura, come raccordo di tutto il resto, dalle braccia alle gambe alla testa. Tra cuore e cervello sceglie con decisione il primo.
Il fascino della pittura di Samorì sta proprio nell’agire subderma, sottopelle, nel tentativo di mettere a nudo l’uomo, privandolo da quella barriera, la pelle appunto, che lo separa, salvandolo, dal mondo. Dai volti l’artista cancella ogni passione, chiude gli occhi ai modelli, forse per preservarli da qualche verità che sarebbe meglio non vedere.
14
ottobre 2006
Nicola Samorì
Dal 14 ottobre al 30 novembre 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA SANTAMARTA
Milano, Via Santa Marta, 19, (Milano)
Milano, Via Santa Marta, 19, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a venerdì 10.30-13 e 16–19.30
Vernissage
14 Ottobre 2006, ore 18
Ufficio stampa
ANTONELLA ASNAGHI & ASSOCIATI
Autore
Curatore